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In Tunisia continua a “guerra del pane”

La tensione resta altissima in Tunisia, pur se l'esercito ha lasciato in mattinata il centro della capitale - che appare calmo con molti negozi aperti - dopo che mercoledì era stato decretato ilcoprifuoco notturno in seguito agli scontri che nella sola Tunisi avevano provocato almeno cinque vittime. Il coprifuoco però è stato ignorato da molti manifestanti, secondo testimonianze. Negli scontri avvenuti di notte nella capitale c'è stato un morto. Sono saliti a 23 i morti secondo fonti ufficiali di governo, mentre l'opposizione e gruppi di difesa dei diritti umani parlano di 58 vittime. Tra le persone rimaste uccise anche un docente franco-tunisino a Douz. Morta anche una cittadina con doppia nazionalità svizzera e tunisina. Oltre al tassista che sarebbe stato ucciso a Ettendhamen, ci sarebbero state vittime anche ad Amman-lif e Intilaka. Inoltre ad Hammamet i morti di mercoledì sarebbero due e non uno come si era precedentemente appreso.

Giovedì mattina ci sono stati saccheggi a Biserta, con l'esercito schierato in strada che non è intervenuto. Testimoni citati dall'Ansa hanno constatato che da un supermercato sono stati saccheggiati generi alimentari. Camionette dell' esercito sono arrivate sul posto, ma i militari non sono intervenuti. I soldati sono presenti in vari punti della città e hanno posizionato filo spinato davanti ad alcuni edifici strategici, fra cui le banche. Saccheggiata anche una birrerie lungo la strada fra Tunisi e Biserta. Testimoni affermano che sempre a Biserta è stato saccheggiato e poi dato alle fiamme un altro supermercato. «Non vogliamo saccheggi, la polizia è andata via perché qualcuno li potesse fare», accusa un gruppo di persone radunate di fronte alla sede del sindacato Ugt riportate dall'Ansa. «Non vogliamo saccheggi, sono atti premeditati. Noi vogliamo dignità e libertà».

A Sousse, terza città tunisina, è stato indetto uno sciopero generale dai sindacati, mentre per venerdì sono previste due ore di sciopero generale a Tunisi. Il quotidiano francofono Le Temps segnala tre giovani morti a Degueche, nei pressi di Tozeur. Intanto il Parlamento si è riunto per discutere della crisi. I deputati hanno convocato una seduta straordinaria su richiesta del presidente Ben Ali per adottare provvedimenti in campo economico e sociale contro il carovita e la disoccupazione. Il capo di Stato mercoledì aveva deciso di creare una commissione d'inchiesta su alcuni casi di corruzione che riguardano diversi membri del governo.