La seduta pomeridiana di ieri si è aperta sotto la Presidenza della Presidente Lombardo ed è finita in tardissima serata. Si è ripartiti con l’esame della Legge Finanziaria, precisamente con gli emendamenti all’articolo 3. L’emendamento n.25 è stato dichiarato inammissibile, con la conseguente decadenza anche dell’emendamento collegato. Sull’emendamento n.45 della Giunta, c’è il parere favorevole di Giunta e Commissione.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha spiegato che si tratta dell’esodo volontario del personale non dirigenziale del Consorzio industriale provinciale di Nuoro, con incentivi per il pensionamento anticipato. “Ma ho necessità di un chiarimento: perché 1.800.000 euro?”
Per Paolo Maninchedda (Psd’az) l’emendamento n.45 nasce con il trasferimento delle maestranze Enichem in esubero al Consorzio della Sardegna centrale di Nuoro, “che ha pesato sul bilancio dell’ente ed ha contribuito all’innalzamento delle tariffe delle tre imprese operanti nell’area industriale, da sole costrette a sopportare oneri aggiuntivi per 3 milioni anno. Quindi i sindacati hanno aperto un tavolo con la Regione per risolvere il problema”.
Roberto Capelli (UDC) ha espresso soddisfazione per il chiarimento, mentre per Gianvalerio Sanna (PD), questa è la soluzione ad un problema che ha generato le condizioni per il commissariamento dell’ente. “Però la Regione fa il contrario, prima nomina il Commissario, poi interviene per sistemare la situazione. Un contrasto inutile”.
L’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa ha quindi spiegato che si tratta di un impegno “che avevamo da tempo e per il quale abbiamo quantificato le risorse presuntivamente”. Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha poi richiesto di capire quanti siano gli interessati all’incentivo.
Anche per Giorgio Oppi (UDC), sarebbe bene sapere quante persone sono state trasferite.
La Presidente Lombardo ha quindi concesso di sospendere l’emendamento, per verificare le cifre ed analizzarlo alla fine dei lavori.
Gli emendamenti nn.63, 171, 173 e 174 sono stati dichiarati inammissibili, mentre il n.192 è stato ritirato.
Si è quindi passati alla discussione sull’emendamento di sintesi n.506, che sintetizza gli emendamenti nn.26, 201 e 460.
Chicco Porcu (PD) ha affermato che si tratta di un emendamento della maggioranza, sintesi di alcuni emendamenti, non concordati. “Io non avrei nulla da eccepire, su temi interessanti con alcune, parziali soluzioni, quindi mi astengo”.
Renato Lai (PDL) ha dichiarato il voto favorevole, ricordando i danni degli ultimi eventi alluvionali in diversi territori. “Vi sono le risorse per completare gli interventi per l’emergenza, andando anche oltre, investendo su prevenzione e sicurezza”.
Gianvalerio Sanna (PD) si è detto perplesso, giudicando l’emendamento “parziale, capace di finanziare solo alcune aree a discapito di altre, per meri interessi elettoralistici”.
Franco Sabatini (PD) ha invece annunciato di voler apporre la propria firma e del capogruppo del partito all’emendamento in questione.
Anche Edoardo Tocco (PDL) ha chiesto di poter aggiungere la propria firma e di gran parte del suo partito. “È un intervento importantissimo”
Matteo Sanna (Misto-Fli) ha annunciato di voler votare a favore, segnalando però un piccolo sgarbo, “visto che il primo emendamento da cui è tratto, il 26, mi vede come primo firmatario. Sarebbe stato corretto coinvolgerci”
Franco Mula (Riformatori) ha espresso molte perplessità. “Noi abbiamo presentato anche una mozione sul tema. Ci sono territori dimenticati, ad esempio la bassa Baronia. Nella nostra mozione si parla di prevenzione, perché p inutile buttare soldi a pioggia senza risolvere il problema”.
Paolo Maninchedda (Psd’az) è intervenuto per chiedere scusa a Matteo Sanna e agli altri colleghi, “la sintesi è stata da me predisposta, dimenticando di citare i presentatori dei singoli emendamenti. Vi è una disponibilità aggiuntivadi 4 milioni di euro per interventi emergenziali”.
Franco Cuccureddu (Misto)ha chiesto di aggiungere la propria firma all’emendamento.
Roberto Capelli (Misto) ha invece segnalato che per una svista è saltata una ulteriore parte. “Io lo reinserirei come emendamento orale. Sempre con riferimento agli eventi alluvionali, per quanto riguarda i contributi alle imprese che hanno subito danni, estendendolo anche ad imprese non commerciali”.
La proposta emendamento orale non è stata però accolta dall’aula.
Mario Bruno (PD) ha poi chiesto agli uffici di accogliere anche quei Comuni indicati da emendamento n.26.
Messo in votazione,l’emendamento di sintesi è stato approvato.
Si è quindi ritornati sull’emendamento n.45. L’assessore all’Industria Oscar Cherchi, ha spiegato che i dipendenti interessati, secondo quanto disse il Comitato di Crisi, dovrebbero essere 42, ma essendo volontario sarà necessario verificare quanti effettivamente ne usufruiranno.
Messo in votazione, anche l’emendamento n. 45 è stato approvato.
Sull’emendamento n.474, al 213, a firma di Campus (PDL), l’on. Paolo Maninchedda (Psd’az) si è rimesso all’aula.
Franco Cuccureddu (Misto) ha spiegato che si tratta di contributi per le società sportive che devono coprire spese per trasfert. “Se è così va bene, se invece è un premio ai vincitori non sono d’accordo. Propongo un emendamento orale per meglio specificare”.
L’aula però non ha approvato l’emendamento orale di Cuccureddu.
L’assessore La Spisa ha quindi chiesto ed ottenuto il ritiro dell’emendamento, per valutare meglio la questione.
L’emendamento n.469 al 213, col parere favorevole di Giunta e Commissione, è stato approvato dall’aula. Così come l’emendamento n.499 al 213.
Sull’emendamento n.213, con i pareri favorevoli di Commissione e Giunta, Gianvalerio Sanna (PD) ha ironizzato sul fatto che “in Sardegna c’è una voglia matta di giocare, a quanto pare. Ma questa Finanziaria non era una legge per lo sviluppo? Esiste già una legge sullo sport. Per questo sono contrario”.
Giampaolo Diana (PD) si è detto indignato per emendamenti di questa natura. “Dopo le discussioni su povertà e moralità, vediamo invece il finanziamento a squadre sportive. È semplicemente vergognoso. Non c’è pudore”.
L’assessore Giorgio La Spisa ha quindi precisato che l’emendamento non prevede nuova spesa
Alessandra Zedda (PDL) è invece intervenuta per affermare che le società in questione sono composte da atleti sardi e da giovani. “Si tratta di un valore importante a livello sociale”.
Per Chicco Porcu (PD), se proprio si vuole intervenire “lo si faccia con la legge sullo sport, discutendone nelle sedi appropriate, non così. State ritardando surrettiziamente l’approvazione della Finanziaria, riempiendola di tutto. Iniziate ora a fare un passo indietro, ritirate l’emendamento”
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha fatto i complimenti al collega Porcu “che ha messo il dito nella piaga. Chiedo veramente alla maggioranza di ritirare tutto il pacchetto di emendamenti che avete presentato. Sfoltite, vi conviene”.
Roberto Capelli (Misto) ha avanzato una proposta di emendamento orale, per una modifica con copertura, ma la proposta non è stata accolta.
Gianvalerio Sanna (PD) ha reso noto che la legge prevede che al fondo accedano solo i soggetti ammessi. “Perciò”, ha sostenuto, “o qualche ammesso non ne beneficia o qualcun altro non viene ammesso”.
Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha annunciato il proprio voto contrario, a causa di quello che ha definito uno spirito clientelare. “Privilegiate i campionati di maggior rilievo, discriminando gli sport minori e quelli di quartiere. Io direi di ribaltare le cose, privilegiando gli sport poveri”.
Paolo Maninchedda (Psd’az) ha aggiunto che l’emendamento era stato richiesto dal presidente del Coni, mettendo in evidenza l’articolazione della legge 17 sullo sport, che impediva la suddivisione fondi tra quei soggetti che avevano alcuni requisiti, proprio riservandolo alle squadre minori non calcistiche.
Francesca Barracciu (PD) ha dichiarato il voto contrario e lo sgomento per la compattezza del PDL e l’agitazione, “dopo la scena muta rispetto ai veri bisogni della Sardegna. Perché non avete difeso i valori sociali della formazione, della scuola, della sanità? Questa è una vergogna”
Edoardo Tocco (PDL) ha affermato di ascoltare sempre volentieri, ma di non riuscire a capire dove stia il problema.
È quindi intervenuto l’on. Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori): “anche io ho fatto sport a livello agonistico, ma qui stiamo scantonando. Esiste già una legge specifica, lasciamo perdere questi argomenti, non sono da Finanziaria”.
L’assessore alla Cultura Sergio Milia è poi intervenuto per una brevissima spiegazione. “L’emendamento”, ha affermato, “non ha alcun senso recondito. Il problema nacque quando la commissione cultura e sport ha promosso di fascia alcune discipline. Si è creata una situazione difficile con un budget ridotto per alcune società penalizzate. La norma serve solo per riportare a regime queste società dilettantistiche. Chiedo a nome della Giunta la sospensione dell’emendamento”.
L’emendamento n.213 è stato così sospeso.
L’emendamento n.454 ha ottenuto il parere favorevole della Commissione con alcune correzioni, visto che la copertura passa da25 a 10 milioni, riservata solamente alle aziende sanitarie solamente.
Giulio Steri (UDC) ha espresso parere favorevole all’emendamento, “perché si pone parzialmente rimedio a un errore precedente”.
Roberto Capelli (UDC) ha avanzato un dubbio, “perché se le finalità sono condivisibili, l’applicazione è poco seria, troppo limitata e discriminatoria per troppe aziende”.
Angelo Stochino (PDL) ha invece dichiarato il voto favorevole di tutto il Pdl, perché l’emendamento “va ad affrontare un problema molto sentito dalle imprese isolane e non, quello di non riuscire a incassare quanto stabilito dalla legge e dagli appalti pubblici”.
Franco Cuccureddu (Misto) ha espresso le stesse perplessità di Capelli “e qualcuna in più. Proprio sulla sanità potremmo spendere direttamente senza mettere di mezzo le banche. Negli altri settori, invece, c’è il patto stabilità che blocca la spesa, quindi là servirebbe questo emendamento. Perciò mi astengo”.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha annunciato il voto a favore, “così mettiamo in luce fallimento della Giunta”.
Messo in votazione, l’emendamento n.454 è stato approvato dal Consiglio, così come l’emendamento n.191 e quello di sintesi n.509, che sintetizza gli emendamenti 218 e 323.
L’emendamento n.43 è stato ritirato, mentre il n.501 al 219 non è stato ammesso.
Sull’emendamento n.507, sintesi dei nn.219, 220 e 221, l’on. Francesca Barracciu (PD) ha richiesto di indicare anche i firmatari opposizione ed anch
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha espresso il proprio voto a favore.
Messo in votazione, l’emendamento n.507 è stato approvato.
L’emendamento n.222 è stato ricompresso nel 505 di sintesi, mentre il n.225 è stato dichiarato inammissibile.
Approvato anche l’emendamento 508 (Maninchedda e più) che riguarda la stabilizzazione all’interno dell’ente foreste. Sull’emendamento sono intervenuti
Stochino (Pdl), e Solinas (Pd).
Sull’emendamento 510 è intervenuto Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) che ha espresso parere favorevole e ha proposto un emendamento orale che però non è stato accolto dall’aula, l’on. Bruno (Pd)ha chiesto una breve sospensione. Alla ripresa, l’on. Steri ha presentato un emendamento orale su cui c’era l’accordo dei capigruppo. L’on. Marco Meloni (pd) ha detto di non essere d’accordo sui primi due commi dell’emendamento. E ha chiesto la votazione per parti. Zedda (Pdl) ha presentato un emendamento orale che non è stato però accolto.
L’emendamento 510 è stato messo in votazione per parti. Tutti i commi sono stati approvati. Il primo presenti 60, votanti 59, sì 57, 2 no, 1 astenuto. Il secondo comma è stato votato per alzata di mano, il terzo (presenti 56, votanti 55, si 55, 1 astenuto) il quarto comma è stato approvato presenti 61, votanti 59, sì 59, 2 astenuti.
Sull’emendamento 487 sono intervenuti: l’assessore La Spisa, l’on. G.V. Sanna (Pd), Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), l’on. Steri ha presentato un emendamento orale che è stato dichiarato ammissibile dall’Aula,
Cuccureddu (Misto).
L’emendamento 487 è stato approvato.
L’emendamento 468 è stato ritirato dopo l’intervento dell’assessore regionale al lavoro che ha detto che la giunta è favorevole alla riorganizzazione dell’agenzia regionale del lavoro. L’emendamento 473 (Uras) su cui l’on. Cocco (Idv) ha chiesto il voto segreto è stato approvato: presenti 66, votanti 33, no 31, 2 astenuti (la presidente, e Pitea)
Sull’emendamento n.64 è intervenuto l’on. Gianvalerio Sanna (PD), quindi l’on. Chicco Porcu (PD), secondo il quale si sta facendo l’ennesima riforma frettolosa e non meritata.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha affermato che fu giusto nella precedente legislatura “quando si inventarono imposte di scopo utili, come le tasse sul lusso. E quando mettiamo su una struttura che non esiste, l’Agenzia delle entrate, dobbiamo poi farla funzionare. Io critico l’incoerenza e voterò contro questa cosa”.
Messo in votazione, l’emendamento 64 è stato approvato.
Gli emendamenti nn.470, 471 e 472 sono decaduti per il ritiro del n.14.
Gli emendamenti nn.377, 377, 374, 376 e 375 sono stati tutti ritirati.
L’emendamento n.466, al 121, è inammissibile.
Si è così passati all’emendamento n.121, con l’intervento di Gianvalerio Sanna (PD). “L’emendamento riguarda la borgata di San Giovanni di Sinis e di Fertilia, per i quali i fondi previsti per il piano di riuso turistico erano stati eliminati. I Comuni di Cabras e Alghero hanno completato l’iter, ma poi sono stati azzerati i fondi della Regione. Chiediamo il ripristino per dar corso al completamento dei progetti”.
Mario Bruno (PD) ha sostenuto che quei progetti pilota avevano già avuto il finanziamento di legge, poi non confermato, ma “ i Comuni avevano già completato l’iter, lo stesso sindaco di Alghero ha coinvolto perfino le imprese. Dobbiamo ripristinarli”.
Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha dichiarato si sostenere questo emendamento, aggiungendo la propria firma. “Fertilia è una delle tre città di fondazione, ma è una frazione, nata dalla comunità dei giuliani, da recuperare come bene artistico e monumentale”.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha annunciato il voto a favore. “Erano fondi già previsti e definiti. Vi sono parti della Sardegna con specificità di natura identitaria e ambientale, che meritano un’attenzione particolare, significativa per tutta la Sardegna. Dovremmo avere cura per questi luoghi”.
Antonio Solinas (PD) ha dichiarato il voto a favore, ricordando che i Comuni che avevano già ricevuto i finanziamenti si sono già esposti a livello finanziario.
L’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa ha reso noto che già in Commissione venne comunicato che la Giunta si è già impegnata a mantenere l’intervento. “Qualora le risorse esistenti non potessero essere utilizzate, interverremo con un atto di programmazione sulla Finanziaria dell’anno scorso. Si tratta di verificare amministrativamente cosa è rimasto e valutare come integrare le cifre mancanti”.
Gianvalerio Sanna (PD) ha spiegato di aver presentato emendamento perché non c’erano i residui. “Ma se ci sono è inutile l’emendamento e lo ritiro”.
Sono stati quindi affrontati gli emendamento sospesi in precedenza. Sul n.494 sulle liste d’attesa, è intervenuto l’on. Pierluigi Caria (PD) con una richiesta di emendamento orale, “perché si faceva riferimento a stesure differenti dell’emendamento. Conteneva un punto per verificare la produttività degli operatori sanitari, con riferimento all’intramoenia. Se davvero vogliamo affrontare il problema delle liste d’attesa dobbiamo capire meglio a cosa sono dovuti i ritardi”.
L’emendamento orale però non ha incontrato l’accordo dell’aula.
Messo in votazione l’emendamento nella formulazione originaria, è stato approvato, così come l’emendamento n.31, relativo a Tirrenia.
Si è quindi affrontato l’emendamento n.213.
Chicco Porcu (PD) ha affermato che nella nuova formulazione l’emendamento va bene anche all’opposizione. “Così cambia il senso perché non togliamo risorse ad alcuni per darle ai massimi campionati sportivi. Quindi con questa copertura si può procedere”.
L’emendamento è stato così approvato, passando in tal modo all’articolo 4.
La discussione sull’articolo e sugli emendamenti è stata inaugurata dall’intervento dell’on. Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori), col quale ha annunciato il ritiro di tutti gli emendamenti soppressivi che erano stati presentati dalla minoranza.
Si apre la discussione generale sull’art.4. Il primo intervento è stato quello di Mario Bruno (Pd) che ha dichiarato che il centro-sinistra voterà contro la legge finanziaria. Bruno si è poi soffermato sulla delibera di Giunta che il 30 dicembre scorso ha determinato il commissariamento di tre consorzi industriali dell'Isola. “Finalmente – ha sottolineato - nel sito internet della Regione sono state rese note le motivazioni dello scioglimento del consorzio industriale di Sassari. Un atto di arroganza – ha continuato - che per alcuni versi pone seri dubbi sulla sua legittimit. Saranno altri - ha continuato - a verificare se quest’atto sia giuridicamente fondato o meno, ma vorrei domandare agli assessori presenti se la Giunta regionale che ha proceduto al commissariamento si sia preoccupata di verificare la condizione del consorzio industriale di Olbia, da cui riceviamo numerose lamentele da parte degli imprenditori locali. Per questo - ha concluso - vi domandiamo se intendiate intervenire o se invece quell’atto di arroganza sia stato solo un atto politico, per dare una lezione a chi non è allineato con voi? Credo che non sia così. Ma chiediamo chiarezza”.
Francesco Sabatini (Pd), in merito all’emendamento dell’emendamento 459, ha dichiarato di essere del parere che “le grandi riforme vadano approvate con il consenso di tutte le parti politiche”, precisando che non solo la vertenze contro lo Stato debba essere portata avanti di concerto ma anche quella sul patto di stabilità. “Un tema importante – ha sostenuto – perché, stante la stima sulle entrate di 6miliardi700milioni di euro, sappiamo che questa cifra non potrà essere spesa senza ricontrattare il patto di stabilità”. Il rischio è, quindi, per Sabatini che alcuni dei programmi previsti in finanziaria “rimangano lettera morta”. “In questo emendamento – ha precisato - proponiamo che la Giunta entro 30 giorni dall’approvazione formuli un documento che preveda un programma sulle priorità degli ordini di spesa per i vari assessorati, che dovrà passare all’esame della commissione Bilancio”.
Gian Valerio Sanna (Pd) ha dichiarato di considerare questa finanziaria "una delle peggiori", domandando all’Aula di “accettare con benevolenza un giudizio da parte chi qualche finanziaria l’ha vista”. Secondo Sanna nella manovra non si “legge alcun disegno, e orientamento. Non è legittimo – ha dichiarato- perseguire una destrutturazione attraverso norme casuali, fuori dal contesto generale”. L’accusa è quella di avere “colpito gli enti locali, lasciandoli al loro destino”, senza avere compreso che vivranno un anno difficile per via dei tagli imposti dallo Stato. “Noi – ha continuato - che ci siamo dati per tempio uno strumento per stargli vicino, abbiamo preferito finanziare una sequenza di inutilità. Abbiamo continuato a foraggiare il mostro sanitario a sette teste, pagando un debito e continuando a sostenere la sua possibilità di indebitarsi, a differenza di quanto fatto con i Comuni. Il rigore sulla spesa sanitaria dove l’avete espresso? Farò un ragionamento che non vi piacerà: dopo avere esercitato la mia funzione di responsabilità al pieno delle mie energie, vi confesso che provo perfino una sottile soddisfazione nella consapevolezza che abbiamo costruito una legge inutile che vi danneggerà, ma che purtroppo danneggerà anche i sardi”. Infine ha ricordato che, “senza volere fare lezioni morali a nessuno”, sarebbe stato necessario che tutti, da destra a sinistra, “cacciassero via da dietro le porte dei nostri uffici le corporazioni che chiedono di essere tutelate. E se lo facessimo tutti avremmo una finanziaria migliore.”.
Chicco Porcu (Pd) ha dichiarato il voto contrario all’art.4, precisando che la norma finanziaria in esame introduce “una nuova modalità”. “Mentre quelle del centro-sinistra – ha spiegato - erano finanziarie omnibus, ma caratterizzate da un moto riformista, qui invece siamo partiti con il proposito di una finanziaria snella per approdare a una omnibus che si limita solo a esprimere i propri intenti nei titoli e a istituire un capitolo di bilancio senza chiarire con quali strumenti intenda attuare gli obiettivi”.
L’assessore regionale all’Industria, Oscar Cherchi, ha dichiarato in merito alla vicenda del commissariamento dei Consorzi industriali che “nessuno ha mai secretato le delibere di Giunta” che, compatibilmente con i tempi della burocrazia, sono disponibili nel sito della Regione. Ha poi precisato che la proposta di commissariamento dei tre Consorzi risponde “non a una scelta politica, ma a procedure amministrative dell’assessorato che hanno riscontrato da parte dei dirigenti e dei funzionari delle irregolarità. Le motivazioni – ha continuato - sono oggi pubbliche e lo sarebbero state anche prima per voi consiglieri se aveste chiesto ragione degli atti che hanno portato la Giunta alla sceltta del commissariamento”. In merito al caso specifico del consorzio di Sassari “sono stati rilevati dagli uffici atti ritenuti illeciti, che hanno riguardato modifiche a delibere del 2008, apportate nel 2010, non da parte dell’organo preposto, ossia dall’assemblea del consorzio industriale. Non c’è niente da nascondere. Esiste, inoltre – ha concluso - una procedura di verifica anche su altri consorzi, compreso quello di Oristano”.
L’emendamento n. 459 è stato ritirato.
Si passa così alla votazione del testo dell’articolo 4.
Giuseppe Cuccu (PD) è intervenuto perché “costretto dall’intervento dell’assessore Cherchi, secondo me allucinante. Non penso ci sia nessuno che possa dire il contrario. È mai pensabile che un consigliere regionale ritenga adempiuto il dovere alla trasparenza per il solo titolo di una delibera? Non scherziamo, le delibere sono secretate. Avete il dovere di pubblicarle subito, non si possono correggere, è reato. Pare diventata la norma, non c’è delibera che venga pubblicata in tempi celeri”.
Per Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) tanti atti amministrativi si compongono fuori dalle procedure, ma piuttosto che essere eccezioni in momenti di difficoltà, diventano ormai la norma. “è una degenerazione dell’ordinamento, senza garanzie per il cittadino. Voterò contro quest’articolo, perché è quello sulla copertura finanziaria. Per quanto abbiamo lavorato per pulire questo Bilancio, rimangono i metodi e il merito che non apprezziamo”.
Pietro Pittalis (PDL) ha sostenuto che “non abbiamo bisogno di soffiare sulla polemica. Ma, vede collega Cuccu, rivolgersi con quei toni all’assessore non è molto bello. Abbassiamo i toni”.
Giacomo Sanna (Psd’az) ha sostenuto d essersi scandalizzo per chi si è scandalizzato. “Le dichiarazioni su Sassari sono di una gravità unica. L’assessore ha detto testualmente che una delibera del 2008 è stata corretta a mano, una cosa incredibile. Un falso in atto pubblico. Io mi sarei preoccupato di questo. È necessario fare chiarezza. Il commissariamento dà una visione reale della procedura messa in piedi. Mi auguro che le cose vadano nel migliore dei modi, con assoluta serenità”.
Messo in votazione il testo dell’art.4, è stato approvato.
È quindi iniziata la discussione sull’articolo 5, con gli emendamenti.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha annunciato il ritiro degli emendamenti soppressivi totali 240, 248, 239, 238, 247, 237, 245 ed è intervenuto per esprimere parere negativo sull’approvazione oltre il 1 Gennaio, nei limiti per evitare l’esercizio provvisorio, “ma la nostra opposizione non è stata né strumentale né ostruzionistica”.
Paolo Maninchedda (Psd’az) ha così annunciato la decadenza di un altro emendamento collegato, perché in larga misura erano già stati accolti i rilievi di quegli emendamenti. “Aggiungo una nota sulla natura di questa Finanziaria, su cui ognuno ha la propria idea e il proprio parere. Non credo si possa dire che non interveniamo sul bisogno, visto che contiene due misure di welfare fino a ieri inattive e richieste dalle forze sociali. Non si può dire che è snella e al tempo stesso troppo dilatata. Ma ha alcuni contenuti storici, come la continuità territoriale delle merci. Non abbandona i Comuni, dato che l’ammontare complessivo aumenta. Riapre il discorso sul sistema di istruzione e formazione, col piano approvato dal Consiglio. Non è affatto vuota”.
E’ poi intervenuto l’on. Gian Valerio Sanna (Pd) che ha detto che dopo l’approvazione della Finanziaria la maggioranza e la giunta hanno l’obbligo del risultato. L’esponente del Pd ha parlato della grande crisi e dei dati sull’occupazione che diminuisce nell’industria e nell’ agricoltura mentre aumenta nella pubblica amministrazione. In questa finanziaria – ha detto - si potevano sperimentare nuovi lavori, nuove imprenditorialità mentre il precariato rimarrà un problema fino a quando non troveremo nuovi sbocchi. Sarebbe stato meglio dire ai sardi – ha concluso - non possiamo fare tutto, facciamo tre o quattro cose. Invece questo non è stato detto.
L’emendamento 503 è stato approvato.
Sulla Tabella A sono intervenuti: l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) e l’on. Capelli (Misto).
Le Tabelle A e B,sono state approvate. Approvati anche gli emendamenti 46, 47, la tabella C, il 480, il 48..
Rapida approvazione anche per gli emendamenti 421, 422, 423, 498, 49, 488, 51, 50 e per il testo della Tabella D.
Subito dopo l’approvazione della tabella D è stata convocata la conferenza dei capigruppo.
Approvato anche il passaggio agli articoli al Bilancio (presenti 62, votanti 58, sì 37, no 21, 4 astenuti).
In chiusura di seduta la presidente ha commemorato l’on. Pietro Cocco, consigliere regionale nella prima legislatura. Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio in segno di lutto.
I lavori si sono conclusi. IL consiglio è stato convocato per domani alle 11,30, la commissione Bilancio per le 11. Red
