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Campagna antinfluenzale, c’è ancora tempo per il vaccino

«Siamo agli sgoccioli, ma per vaccinarsi c’è ancora tempo». È il consiglio del responsabile del Servizio di Igiene pubblica dell’Asl di Sassari, Fiorenzo Delogu, che invita la popolazione a rischio, che ancora non lo avesse fatto, a sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale.

 

«Abbiamo a disposizione ancora un piccolo numero di vaccini – riprende – e il consumo è pressoché totale».

 

L’Asl di Sassari per la campagna antinfluenzale ha acquistato 65mila dosi di vaccino avviando le vaccinazioni in forte sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. «Gli ultra 65enni in gran parte sono stati oggetto di campagna di vaccinazione da parte dei medici di famiglia – afferma Fiorenzo Delogu – mentre noi ci siamo concentrati sulle altre fasce d’età e la percentuale di popolazione dell’Asl di Sassari che risulta vaccinata, anche se i dati non sono ancora definitivi, è di poco inferiore al 20 per cento».

 

«In questo periodo l’andamento dell’influenza, in Italia e quindi anche nel nostro territorio, non si è discostato da quanto accaduto negli anni precedenti – fatta eccezione per il 2009, caratterizzato dalla pandemia –. I primi casi nazionali sono stati segnalati ad inizio dicembre, la nostra isola, come al solito presenta il classico ritardo», afferma Delogu. Bisogna infatti ricordare che in Sardegna il picco si raggiunge solitamente attorno alla seconda metà del mese di febbraio.

Qualche preoccupazione hanno suscitato le notizie provenienti dalla Gran Bretagna, dove si sono avuti casi mortali da virus H1N1, in soggetti a rischio. Sono di questi giorni i primi due casi mortali segnalati in Italia, in una donna quarantenne e in un uomo di 51 anni entrambi con importanti fattori di rischio. Anche tali eventi sono attesi e non si discostano dall’evoluzione “normale” della epidemia stagionale.

 

Secondo i dati di Influnet (Rete italiana di sorveglianza influenza), alla 52esima settimana di rilevamento (tra il 27 dicembre 2010 e il 2 gennaio 2011) attraverso i 7 medici sentinella presenti in Sardegna i casi registrati erano 12 su 6842 pazienti campione, per una incidenza (l'incidenza è espressa come numero di sindromi influenzali – casi – per 1000 assistiti per settimana) di 1,75, tra le più basse registrate in Italia.

Dal dato si ricava inoltre che, a differenza dell’andamento nazionale che parla della fascia pediatrica come quella più colpita, in Sardegna la categoria maggiormente interessata dall’influenza è quella compresa tra i 15 e i 64 anni (9 casi e 3,43 di incidenza), a seguire quella over 65 anni con un caso e un’incidenza dello 0,84, quindi quella tra 0 e 4 anni con un’incidenza dello 0,81 e a chiudere quella fascia tra i 5 e i 14 con un’incidenza dello 0,56.

 

I vaccini di quest’anno proteggono dai virus A: H1N1 (la nota influenza messicana che da pandemica è diventata stagionale), H3N2 e di tipo B: “Brisbane/70/2008”. La malattia ha un periodo di incubazione di circa 3 giorni, durante i quali il soggetto è contagiante, segue la fase acuta con febbre, anche alta tra i 38 e i 39 gradi, sintomi respiratori (rinorrea, tosse), sintomi generali (dolori artro – muscolari, cefalea) che dura circa 4 - 7 giorni e quindi un periodo anche lungo di convalescenza, caratterizzato da senso di spossatezza.