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Divampa la rivolta in Tunisia, uccisi 50 manifestanti dalla polizia

Sarebbero oltre 50 i morti nei violenti scontri tra sabato e domenica in diverse localita' della Tunisia. Lo riferisce sul suo sito online la radio tunisina 'Kalima'. 

 Secondo quanto appreso da radio Kalima, i morti sarebbero almeno 16 nella citta' di Thala, 22 a Kasserine, 2 a Meknassi, 1 a Feriana e 8 a Reguab. Numerosi i feriti.

Sul suo sito Internet la radio riferisce inoltre testimonianze sul posto che parlano di un "massacro civile" e cita fonti secondo cui la polizia avrebbero aperto il fuoco anche contro il corteo funebre di un manifestante ucciso impedendo la cerimonia di inumazione e costringendo i presenti ad abbandonare il feretro sulla strada per il cimitero.

Scontri violenti si registrano ancora anche in Algeria dove  i morti sarebbero cinque e il governo ha annunciato delle misure speciali per ridurre i prezzi di olio e zucchero.

Un tassista, colto da malore dopo aver inalato dei gas lacrimogeni durante gli scontri  fra le forze dell'ordine e i manifestanti a Annaba, est dell'Algeria, e' deceduto in ospedale. Sadek Bendjedid, di 65 anni, è la quinta vittima delle proteste contro il carovita. La sua partecipazione diretta alle manifestazioni non e' stata confermata. La città costiera di Annaba (600 chilometri a est di Algeri) e' stata teatro di dimostrazioni che hanno trasformato questo centro di 800.000 abitanti in una citta' fantasma. Almeno 21 persone, fra cui sette poliziotti, sono rimaste ferite nei disordini.