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Confederazione Italiana Agricoltori – Premiati i soci distintisi per innovazione, volontà di azione e sacrificio.

Si è tenuta ieri sera, alle 18.30, a Oristano, nella sala convegni dell’Hotel Duom, la cerimonia di premiazione voluta dalla Cia,  confederazione italiana agricoltori di Oristano, che per il terzo anno consecutivo ha deciso di premiare i propri soci e gli operatori economici distintisi per innovazione, volontà di azione e sacrificio.

Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte il prefetto Giovanni Russo, l’assessore provinciale Emanuele Cera, il consigliere regionale Antonio Solinas, il presidente del Gal Antonello Solinas, Marcello Onorato, direttore Argea, Pietrino Scanu, presidente della Camera di Commercio, Nino Medde, dirigente Cia provinciale Oristano, e Roberto Nieddu, presidente del consorzio carne Melina.

Il premio per la sezione "Giovani" è stato assegnato dalla presidenza a Nicola Pau, di Usellus, che ha dato vita a una azienda per l’allevamento di ovini che ha ottenuto le certificazioni di produzione biologica. Nicola Pau ha deciso di continuare la stessa attività svolta dal padre dando però una svolta innovativa alla produzione.

La sezione "Imprese Cia Agricoltura" ha visto invece l’assegnazione del premio a tre aziende. Due operano a Ghilarza, quella di Stefano Medde, pensionato fautore di un’importante azienda produttrice di olio di qualità, con oltre 800 piante d’ulivo all’attivo e la cooperativa Agrecos che dal 2005 è impegnata nella promozione e commercializzazione dell’agnello sardo IGP e nella elaborazione di pezzature macellate già confezionate con un’ingente esportazione nell’Italia centro settentrionale e nord Europa.

Infine un riconoscimento arriva anche per l’azienda di Marcello Caddeo di Milis che ha saputo coniugare l’impresa e l’insegnamento dando vita a una fattoria didattica.

Federico Vacca e Mario Meloni sono invece i due vincitori nella sezione "Allevamento": il primo alleva e produce latte nella sua azienda a Fordongianus, producendo in proprio un prodotto come il fiore sardo, il secondo invece ha saputo ripartire nonostante il suo patrimonio ovino, circa 300 capi, sia stato azzerato due anni fa e senza indennizzo, a causa di una malattia. Con grande forza d’animo ha ricreato l’azienda acquistando dei bovini di razza bruno sarda e trasformando il latte in casizolu.

Infine sono state inserite nella premiazione due nuove categorie: quella dedicata agli enti pubblici e la sezione per la produzione e la valorizzazione agroalimentare. Il premio è andato alla compagnia barracellare di Paulilatino, nata nel 2009, che ha saputo riportare serenità nelle campagne paulesi, ha ritirato il premio dalle mani del Prefetto di Oristano, il comandante Giuseppe Caddeo. Targa di merito anche per le Distillerie Lussurgesi per l’opera di promozione e valorizzazione dei propri distillati, conformi alla tradizione del territorio che dal 1776 conosce l’arte della distillazione in Santu Lussurgiu, e la Macelleria Gianni De Muro di Donigala Fenugheddu che fornisce carne melina di razza bruno sarda a diversi ristoratori dell’oristanese. Com.