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Due accoltellati, un ferito da arma da fuoco e uno da petardo

Il Pronto Soccorso di Sassari non ha conosciuto pausa per il Capodanno. L’attività assistenziale si è infatti svolta continuativamente. Non sono stati raggiunti particolari picchi ma per tutta la notte sono arrivati pazienti e i due medici e i cinque infermieri in servizio hanno visitato, valutato e trattato, nelle dodici ore di turno, trentotto pazienti di cui due con codice rosso e 13 con codice giallo.

 

Per i due pazienti con codice rosso si tratta di due persone accoltellate durante una rissa a Cheremule mentre per i codici gialli di pazienti vittime di incidenti non gravi, con traumi e contusioni, quindi una ferita alla mano sinistra da arma da fuoco e un altro ferito alla mano destra (ustione) per lo scoppio di un petardo.

 

Insieme a questi si sono presentati pazienti con codici di gravità bassi per i quali il ricorso al pronto soccorso appare, spesso, inappropriato. Una di queste condizioni, registrate nella notte, sono i pazienti che hanno fatto abuso di sostanze alcoliche, non traumatizzati, che oltre a distogliere l’attenzione su pazienti con più importanti  patologie hanno richiesto un impiego di risorse addirittura superiore per lo stato di agitazione e disinibizione che fa seguito all’abuso di sostanza alcoliche.

 

Questo affollamento si traduce, inoltre, non solo in numeri sproporzionatamente elevati di accessi, ma anche sul fatto che un unico medico deve “gestire” contemporaneamente anche dieci-quindici pazienti.

 

«Su questi aspetti la popolazione di questo territorio deve crescere dal punto di vista della educazione sanitaria, oltre che rappresentare un impegno anche per noi, – afferma il responsabile del pronto soccorso di Sassari, Sergio Rassu – e deve capire che portare in pronto soccorso un paziente che semplicemente ha bevuto una quantità eccessiva di sostanze alcoliche non ha alcuna utilità per il paziente ma, soprattutto, danneggia quelli che hanno bisogno realmente dell’intervento d’urgenza di medici».

 

«Ecco perché per il buon funzionamento del pronto soccorso – conclude il responsabile della struttura sassarese – è necessaria una alleanza sui reali obiettivi del pronto soccorso che potrà portare soltanto vantaggi a tutti». Red