Forse oggi, senza le politiche di rigore messe in atto dall'esecutivo non ci sarebbe più l'Eurozona. O sarebbe notevolmente ristretta come dimensione geografica, senza quello che l'Italia, con uno sforzo collettivo di cui non si ricordano molti precedenti nella storia repubblicana, è riuscita a compiere''. E' quanto si legge nel documento pubblicato sul sito del governo, per un bilancio dopo un anno di governo Monti.
Dopo un anno l'Italia è saldamente sulla via del cambiamento, di certo è un'Italia che adesso può guardare con più fiducia verso il suo futuro. Un futuro che sarà prospero se si continuerà sulla strada intrapresa, senza disperdere il lavoro che è stato compiuto fino ad oggi. Un lavoro che passa attraverso cinque parole che ridisegnano la nuova Italia: credibilità, coesione, responsabilità, legalità e visione.
''Questo governo è nato sull'onda dell'emergenza, trovandosi di fronte ad un bivio drammatico: lasciar affondare il Paese o sforzarsi di uscire dalla palude. Tra questi due estremi il primo passo è stato compiuto ed è quello del risanamento, che era condizione preliminare per ogni altro obiettivo''.
''Molto di più si sarebbe dovuto fare in favore delle classi più disagiate del Paese''. E' un passaggio del documento pubblicato oggi dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi, per tracciare un bilancio di un anno di governo Monti. ''Soprattutto - si legge - per sostenere le famiglie che con il loro welfare sono vero tessuto produttivo grazie al quale l'Italia non ha subito un contraccolpo negativo, come ad esempio è successo negli Stati Uniti''. Ad ogni modo ''non sono state fatte promesse nè alimentate illusioni''.