Protesta degli studenti in tutta Italia. Capitale blindata per i tre cortei e due sit-in: obiettivo delle forze dell'ordine scongiurare il rischio di disordini come quelli del 14 novembre scorso, e tutelare i palazzi delle istituzioni.
Le aree intorno a Montecitorio, Palazzo Chigi e Palazzo Madama sono ritenute ''inviolabili'': nelle strade un migliaio di uomini delle forze dell'ordine.
Cori in piazza: con blocco futuro, blocco della città. Gli studenti: si' a caschi e scudi ma solo per difenderci.
I due cortei, quello dei Cobas e quello degli studenti, si sono uniti. Il corteo degli studenti sfila nel traffico sul Lungotevere.
L'obiettivo sembra sia quello di raggiungere il ministero della Giustizia in via Arenula. Manifestanti e forze dell'ordine che li scortano sfilano nel traffico tra lo stupore degli automobilisti in fila: "e' surreale", dice uno alla guida di un'utilitaria.
"Ci siamo ripresi la città ", urlano i ragazzi. Il corteo e' diretto verso ponte Garibaldi. Ma il vero obiettivo sembra il Ministero della Giustizia.
'No alla distruzione della scuola', si legge sullo striscione iniziale. Dietro anche diversi gruppi di studenti che espongono striscioni con su scritto 'Lasciateci il disegno del nostro futuro' e 'Spezziamo le catene'. Tra gli slogan: "Le nostre scuole non sono aziende, la scuola pubblica non si vende".
È terminata a piazza Sant'Andrea della Valle la manifestazione dei Cobas, che hanno sfilato da piazza della Repubblica. "Nel corso del corteo sono aumentati i partecipanti e siamo arrivati a circa diecimila - dice il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi - sono entusiasta della riuscita del corteo. E' stata una giornata di massima democrazia".
Parlando al megafono in piazza Sant'Andrea della Valle, Bernocchi ha detto: "oggi siamo arrivati a quaranta metri dal Senato, dove lunedì verrà discussa la legge 'di instabilità". Perché il 14 non ci hanno fatto arrivare? L'Italia è l'unico paese dell'Europa occidentale dove non si può manifestare sotto i palazzi del governo. Perché, se contestiamo le politiche governative?". Poi aggiunge: "avevamo proposto alla Cgil una manifestazione unitaria e non ha accettato per timore di scontri, dicono che lo ha detto la questura. Invece e' stata una manifestazione pacifica, come potrebbe sempre essere se governo e polizia si comportassero come oggi".
"Roma non è fascista" sono comparsi questa mattina a Roma. Uno e' stato esposto all'entrata del Colosseo ed è stato già rimosso dalla polizia. Gli striscioni si riferivano al corteo del movimento di destra Casapound che nel pomeriggio sfilerà nel quartiere Prati e contro il quale e' stato organizzato un sit-in antifascista. Alla Galleria Giovanni XXIII, in zona Trionfale, e' invece comparso uno striscione di Casapound dalla scritta "24/11: l'Italia in marcia".
Insalatiere colorate e scolapiatti in testa al posto dei caschi. Così si sono presentati al corteo degli studenti di Roma alcuni rappresentanti del Teatro Valle occupato e del cinema Palazzo. Un modo ironico per rispondere alle polemiche sorte dopo gli scontri avvenuti a Roma mercoledi14. Anche gli studenti ironizzano nei loro slogan: "il carnevale è a febbraio", gridano nei confronti degli agenti "mascherati" dietro ai caschi "a difesa dei palazzi del potere".
"Contro crisi e austerità riprendiamoci la vita". Dietro questo striscione migliaia di studenti sono partiti a Roma da piazza della Piramide. I manifestanti, soprattutto studenti delle scuole superiori ma anche alcuni precari, vogliono raggiungere piazza Venezia. In testa alla manifestazione gli studenti sfilano anche con i 'book block', gli scudi di gomma piuma con i titoli dei classici della letteratura.
Un gruppo di circa duecento studenti si è staccato dal corteo principale, ed è entrato nella stazione centrale di Firenze durante la manifestazione di protesta in centro. Una parte di loro, circa un centinaio, si sono messi a sedere sul binario 10 di Santa Maria Novella, davanti al treno Frecciargento che era in partenza per Venezia.
Oltre al treno del binario occupato, è stato posto un limite alla circolazione ferroviaria per circa tre quarti d'ora per motivi di sicurezza. Sono risultati in orario i treni a lunga percorrenza, penalizzati i regionali. La circolazione è poi ripresa, con l'allontanamento degli studenti, che è avvenuto senza incidenti.





