Doppia preferenza di genere, liste più equilibrate con l'obbligo di riservare almeno un terzo dei posti a uno dei due sessi, sanzioni per i partiti e le liste che non rispettano gli obblighi. Sono questi i punti cardine della proposta di legge presentata questa mattina dal Movimento Donne dei Riformatori sardi, in una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale del partito in via Firenze a Cagliari.
Anna Maria Busia, coordinatrice cittadina di Cagliari e animatrice del Movimento Donne, spiega perché questa proposta è così determinante. La Corte Costituzionale, ha detto, "è stata categorica: preso atto della storica sotto-rappresentanza delle donne nelle assemblee elettive, non dovuta a preclusioni formali incidenti sui requisiti di eleggibilità , ma a fattori culturali, economici e sociali, i legislatori costituzionale e statutario indicano la via delle misure specifiche volte a dare effettività ad un principio di uguaglianza astrattamente sancito, ma non compiutamente realizzato nella prassi politica ed elettorale(Corte Costituzionale , sent. 4/2010). Per questa ragione, al di là di ogni altra petizione di principio sulla uguaglianza e sulla parità di opportunità che debbono essere date ad entrambi i generi, riteniamo che il passo fondamentale e imprescindibile sia la riforma della legge elettorale che sulla scia delle recenti novità in tema di parità di genere 1, debba essere realizzata nella nostra regione".
Analoga proposta già presentata dai consiglieri regionali Meloni – Barracciu – Bruno – Diana, spiega ancora Busia, "ma crediamo che per le considerazione più sopra svolte e per le novelle legislative che sottolineano il contrasto tra la nostra legislazione regionale e le indicazioni sempre più pressanti che arrivano dalla comunità civile, si debba non solo procedere a riconsiderare la proposta testè indicata , ma rafforzare ulteriormente la riformulazione della norma seguendo le indicazioni del legislatore nazionale".