Press "Enter" to skip to content

Domani sera a Cagliari la pianista giapponese Aki Kuroda in concerto al Ghetto per Spaziomusica (ore 21).

Prosegue, a Cagliari, l'intensa programmazione di "Suoni delle diversità", la sezione autunnale del trentunesimo festival Spaziomusica che ha preso il via giovedì. Dopo la lussemburghese Cathy Krier, protagonista venerdì del secondo concerto della rassegna di musica contemporanea, un'altra pianista, la giapponese Aki Kuroda, tiene banco domani sera (domenica 28) al Ghetto, il centro d'arte e cultura in via Santa Croce (nel quartiere di Castello).

A partire dalle 21 (ingresso gratuito) proporrà pagine di musica di Alexander Scriabin (Sonata N.7 Messa Bianca, Nocturne op.9 per mano sinistra, Sonata N.9 Messa Nera e Ver la flamme), Sylvano Bussotti (Brillante), Gabrio Taglietti (Studio VIII Honky-tonk, da Otto studi per pianoforte) e di due compositori nipponici: Yuji Takahashi (Hanagatami 2 in memoriam Kazuko Takada) e Yoichi Sugiyama (Intermezzo VII e Intermezzo II).

Nata a Osaka, Aki Kuroda si è diplomata nel 1992 alla Tokyo National University of Fine Arts, per perfezionarsi poi in Italia sotto la guida di Bruno Mezzena. Vincitrice dei primi premi alla ventitreesima French Music Competition nel 1993 e alla Contemporary Music Competition nel 1997, nel 1995 è stata premiata al concorso Xavier Montsalvatge di Girona, in Spagna. Impegnata in un'intensa attività concertistica sia in Europa che in Giappone, ha interpretato i lavori di molti compositori del ventesimo secolo, e conta diverse prime esecuzioni, tra cui quella di "Tastiera poetica", un brano scritto da Sylvano Bussotti, presentato quattro anni fa proprio a Cagliari per Spaziomusica. Si è esibita come solista con l'Orchestra Sinfonica di Tokyo, la Kanagawa Philharmonic Orchestra e varie altre orchestre, e collabora con musicisti come Alessandro Carbonare, Elena Casoli, Ole Edvard Antonsen, il Quartetto Prometeo, Catherine Manoukian, Keiko Urushihara, Mari Fujiwara. Oltre che nel campo classico e contemporaneo, Aki Kuroda è attiva anche sul versante della musica popolare, del tango e del jazz. Specialista di Astor Piazzolla, ha pubblicato due album con brani del grande bandoneonista e compositore argentino; in "Tarkus & Pictures at an Exhibition", del 2004, ha invece interpretato le musiche di Keith Emerson trascritte da Maurizio Pisati.

Prossimo appuntamento con Spaziomusica, lunedì 29. In programma due diversi concerti: alle 18, all'Auditorium del Conservatorio (in piazza Porrino), è il momento di "A Manuel", omaggio musicale alla memoria di Emanuele Bellinato, oboista e docente scomparso quattro anni fa. A ricordarlo, in questo concerto organizzato in collaborazione con il Conservatorio "G.P. da Palestrina", saranno allievi e colleghi del musicista veneto riuniti in vari organici. Primi a salire sul palco Manuele Pinna al pianoforte, Valeria Manai all'oboe, Irene Ferrigni al clarinetto, Alessandro Piras al corno e Angelo Ugas al fagotto con il Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e fiati K 452 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Spazio quindi alle Tre Romanze Op.94 per oboe e pianoforte di Robert Schumann eseguite da Mario Frezzato e Paola Chiarion, a Two Pieces di Gordon Jacob con gli oboi di Lia Scalas e Claudia Frau e il corno inglese di Sara Alagna, e al Quartetto di Jean Françaix interpretato da Eleonora Tripiciano al flauto, ancora Lia Scalas all'oboe, Andrea Lai al clarinetto e Sebastiano Italia al fagotto. Altre atmosfere nel finale con "A Sant'Efisio", un brano di Luigi Lai, il grande suonatore di launeddas che lo scorso luglio ha compiuto ottant'anni (e che lunedì sarà presente al concerto), proposto nell'arrangiamento di Ignazio Perra per piccola orchestra d’ance. Al centro dei riflettori, diretto da Giuseppe Falco, il Palestrina Oboe Ensemble: Lia Scalas, Maria Grazia Arcà, Claudia Frau, Laura Piras, Valentina Massoni, Elena Littarru, Giovanna Fulghesu, Leonardo Madau, Jessica Perra, Giorgio Piu, Andrea Deidda, Vittorio Pala, Eugenia Pasci, Laura Spanu, Giuseppe Exiana, Manuele Loddo, Gabriele Usai, e Nicola Loi agli oboi, Sara Alagna al corno inglese, Sebastiano Italia e Angelo Ugas ai fagotti e Mirko Cadeddu alle percussioni.

Il secondo appuntamento di lunedì è in serata, alle 21 al Ghetto, dove è di scena il Quartetto d'Archi di Cagliari: Attilio Motzo e Corrado Lepore ai violini, Dimitri Mattu alla viola e Oscar Pistrelloni al violoncello proporranno uno dei brani più popolari di Steve Reich, "Different trains", e "Sette variazioni sul cielo", un pezzo del compositore cagliaritano Fabrizio Casti con i video di Marcello Cualbu e Michele Casanova, e la regia del suono di Marcellino Garau.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »