Il servizio, condotto congiuntamente dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza, è scattato ancor prima dell'attracco della nave, la “Rio Bravo”, battente bandiera liberiana, salpata da Karachi (Pakistan) con destinazione Barcellona (Spagna), ha consentito di individuare un container sospetto, ancora prima che giungesse nel porto di Cagliari, attraverso l'esame dei documenti che accompagnavano la merce e, successivamente all’ormeggio, con l'ausilio di tecnologici scanner in grado di individuare prodotti recanti marchi o segni distintivi contraffatti.
L'incrocio dei dati ottenuti e il successivo controllo fisico hanno confermato la tesi di un carico di merce contraffatta per un totale di circa nr. 8.000 palloni da calcio e pallavolo, di varia natura e grandezza, riportante il marchio “FCB – Barcelona Futbol Club”. Il sospetto che i palloni trasportati fossero oggetto di contraffazione, è diventata certezza nel momento in cui, una volta proceduto al prelevamento di campioni rappresentativi e all’invio delle relative immagini fotografiche alla casa produttrice, depositaria del marchio “Barcelona – Futbol Club”, la stessa ne stabiliva la non originalità.
Immediato, quindi, il sequestro, operato dai finanzieri del Primo Nucleo Operativo del Gruppo di Cagliari e dai Funzionari della Sezione Operativa delle Dogane del Porto Canale, del carico destinato ai consumatori comunitari, totalmente ignari della scarsa qualità e inconsapevoli dell’intrinseca pericolosità degli articoli da gioco non autorizzati e non conformi agli standard comunitari di sicurezza.
La notizia arriva proprio nella giornata nella quale si appresta a concludersi un’intesa, fortemente voluta dalla Prefettura di Cagliari, che vede coinvolti le Forze di Polizia, l’Università e gli Enti locali oltre alla Guardia di Finanza e alla Camera di Commercio, uniti nella lotta alla contraffazione.
L’accordo, siglato con un protocollo d’intesa, permetterà di raccordare tra loro le attività svolte nel settore del traffico illecito di prodotti contraffatti e di pervenire finalmente all’obiettivo di poter monitorare lo specifico settore, in modo univoco e coordinato.