"Presidente, è fiducioso sull'incontro di oggi con Marchionne?". "Sono fiducioso in questo incontro, quello di Pontignano...". Questa è stata la secca risposta del premier, Mario Monti, ai giornalisti che questa mattina alla Certosa di Pontignano gli chiedevano dell'incontro con la Fiat previsto questo pomeriggio a Roma. "Si', ma questo pomeriggio l'incontra...", hanno insistito i cronisti. Laconica la controreplica di Monti: "Ne ho diversi di incontri...".
"La Fiat sta bene". Così l'Ad del Lingotto Sergio Marchionne che con il presidente della Fiat John Elkann sta visitando, accompagnato dal rettore dell'Università di Torino Ezio Pelizetti il campus Luigi Einaudi che sara' inaugurato oggi dal ministro Profumo e dal vicepresidente del Csm Michele Vietti. Marchionne, avvicinato più' volte dai giornalisti, non ha voluto però rilasciare alcuna dichiarazione.
Oggi a Palazzo Chigi l'atteso incontro sul futuro della Fiat in Italia fra il premier Monti e l'amministratore delegato Marchionne, presenti i ministri Passera e Fornero. Ieri Marchionne ha risposto a Passera, che aveva sottolineato i successi di Fiat in Brasile: "Sono sicuro che il ministro sa che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali".
"Quello che sta succedendo in Fiat ricadrà sulle nostre famiglie e sui nostri figli": e' quanto sostengono dal comitato delle mogli dei cassaintegrati dello stabilimento Fiat di Pomigliano, annunciando la presenza all'assemblea pubblica convocata dallo Slai Cobas per lunedì mattina. "L'incontro-farsa di oggi a Roma - aggiungono - serve per imbastire nuove 'favole per gonzi'. Ma veramente qualcuno potrà mai ancora crederci? Non è più tollerabile tutto questo. Noi, con i nostri figli e le nostre famiglie, siamo costrette a fare i conti e a vivere con 750 euro al mese e siamo stanche di vedere la sensazione di disperazione, e rassegnazione alla sconfitta che comincia a fare presa sui nostri mariti e su quanti si suicidano o si tagliano le vene. Siamo stufe di sentire Monti ed i suoi 'professori' raccontarci che abbiamo sprecato e vissuto al di sopra delle nostre possibilità e non proviamo alcuna simpatia, ne' solidarietà, per il ministro che, col vestitino di seta e collanina a tono, vorrebbe predicarci il 'bon ton' e la pazienza mentre gioca con la vita delle persone".