Press "Enter" to skip to content

Chimica verde – Assessorato agricoltura, insediato tavolo tecnico-scientifico

Nuovo passo avanti per uno dei progetti strategici della Giunta regionale. Si è insediato oggi nella sede dell’assessorato dell’Agricoltura il tavolo tecnico-scientifico di cui fanno parte esperti della Regione, delle Università di Cagliari e Sassari, del CNR e di Matrìca, che avranno il compito di proporre, analizzare e studiare proposte innovative finalizzate all’evoluzione del progetto "Chimica Verde".

“E un altro tassello – ha commentato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - della strategia perseguita fin dall’inizio della legislatura, cercando di realizzare il massimo di sinergie tra l’apparato industriale isolano e i principali settori produttivi, a cominciare da quello dell’Agricoltura. Puntiamo a un processo di crescita economica e di sviluppo sostenibile, garantendo la massima tutela di uno dei nostri asset più importante: l’ambiente e le bellezze naturali".

L’istituzione del tavolo tecnico-scientifico era previsto dalla convenzione quadro sottoscritta a febbraio che individuò gli obbiettivi su cui ora lo stesso ‘tavolo’ dovrà puntare. La Regione attraverso la ricerca e col supporto delle Agenzie Regionali agricole, promuoverà nell’area nord-ovest dell’Isola la realizzazione di progetti di chimica industriale che implicheranno l’uso di materie prime rinnovabili ottenute da produzioni locali e con il ricorso alle energie rinnovabili. ‘Grazie a queste iniziative – ha spiegato l’assessore Oscar  Cherchi - possiamo smettere per un momento di parlare di emergenze per guardare con ottimismo verso il futuro. Stiamo gettando le basi per creare sviluppo sostenibile avvicinando fra loro ricerca, industria, chimica e agricoltura".

Matrìca, società partecipata da Novamont e Polimeri Europa, ha avviato il progetto ‘Chimica Verde’, che prevede la costruzione e la gestione nel sito industriale di Porto Torres, di impianti di produzione di monomeri, polimeri e intermedi chimici da fonti rinnovabili e la gestione della filiera produttiva, avviando anche dei campi sperimentali di colture oleaginose compatibili con le caratteristiche  del territorio e con la successiva produzione industriale, come il cardo.