Musica e letteratura, parole e note si incrociano domani (lunedì 6) a Nurachi per una nuova serata del quattordicesimo festival Dromos nel paese a pochi chilometri da Oristano. Due gli appuntamenti di cartello: alle 20, nel cortile del Museo"Peppetto Pau", la scrittrice spagnola Susana Fortes è al centro di una conversazione con reading a cura di Savina Dolores Massa. Alle 22, nella vicina Arena Spettacoli (ingresso 8 euro) riflettori puntati su Anthony Joseph & The Spasm Band, conColin Webster ai sassofoni, Christian Arcucci alla chitarra, Andrew John al basso, Marijus Aleska alla batteria e Will Fry alle percussioni.
Anthony Joseph è uno dei principali scrittori della sua generazione, una delle voci più interessanti e innovative del Regno Unito: poeta, romanziere, musicista e conferenziere, è nato a Trinidad ma dal 1989 vive in Gran Bretagna. E' autore di tre raccolte di poesie - "Desafinado" (1994), "Teragaton" (1997) e "Bird Head Son" (2009), - un disco di "spoken word" ("Liquid Textology: Readings From The African Origins of UFOs"), e il romanzo "The African Origins of UFOs" (2006), un "ibrido" fra poesia e narrativa, una miscela di fantascienza, surrealismo, mitologia e ritmi della parlata di Trinidad. Nel 2004 è stato selezionato da Renaissance One, Decibel e Arts Council come uno dei cinquanta scrittori neri e asiatici che hanno dato un grande contributo alla letteratura britannica contemporanea.
Con The Spasm Band, il suo gruppo "voodoo punk", ha registrato l'album "Leggo de Lion" nel 2007, "Bird Head On" nel 2009 e, lo scorso settembre, "Rubber Orchestras", seguito da una nuova raccolta di poesie dallo stesso titolo. Anthony Joseph mette in musica i suoi testi secondo un’esplosiva formula in cui mescola e alterna canto e narrazione su un groove afro, funky, jazz, calypso: scrive poesia come se fosse musica e musica come fosse poesia, insomma. Dietro alle sue parole c’è un mondo caldo d’Africa, colorato di Caraibi, annaffiato di impegno civile e politico, corroborato dallo studio, dalla performance, dal girovagare alla ricerca di una ricostruzione del grande mito black, quello del più imponente esodo che l’umanità abbia mai conosciuto nella storia.
E proprio la storia, intesa come spunto di narrazione, fa da sfondo alla conversazione tra la scrittrice Susana Fortes e l'istrionica autrice oristanese Savina Dolores Massa, in programma alle 20 per ¡Hispanidad libre!, la rassegna letteraria organizzata dall’associazione Luna Scarlatta all'interno di Dromos. L'incontro è incentrato sugli ultimi due romanzi della spagnola che, pur nel diverso genere, sono fortemente accomunati da elementi ricorrenti, anche nelle caratteristiche dei personaggi femminili che ne sono protagonisti: l'ipnotico thriller "Il cammino del penitente" (Nord, 2012), ricrea l'atmosfera di Santiago de Compostela sulle tracce di Priscilliano, primo eretico condannato a morte dalla Santa Inquisizione; "Istantanea di un amore" (Nord, 2010) è dedicato invece alla passione amorosa, ideologica e professionale che legò il fotografo Robert Capa alla compagna Gerda Taro, narrata nella Parigi dei primi anni Trenta, tra gli intellettuali della rive gauche, nel periodo dei fascismi e della guerra civile in Spagna, dove Capa nel 1936 scattò la foto che lo rese celebre nel mondo, "Il miliziano colpito a morte".