Gli operai della Carbosulcis hanno occupato la miniera di Nuraxi Figus, a Gonnesa, nel Sulcis. Una trentina di minatori si è asserragliata a 373 metri di profondità L'accesso ai pozzi è stato bloccato da cumuli di carbone e mezzi meccanici.
La protesta - scattata con un blitz intorno alle 22.30 di ieri - è esplosa per convincere il governo a sbloccare il progetto di rilancio della miniera con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di co2 nel sottosuolo.
I lavoratori chiedono una risposta rapida ai rappresentati delle istituzioni affinché venga fissato un incontro con i leader dei partiti che appoggiano il governo Monti, Alfano Bersani e Casini. L'obiettivo è quello di indurre l'esecutivo nazionale a dare il via libera al progetto integrato carbone-miniera-centrale elettrica.
L'azione dei minatori è stata preceduta in questi giorni dal blocco degli accessi alla discarica di Gessi. Ieri sera la decisione di inasprire la protesta con l'occupazione dei pozzi.
All'interno vi è anche custodito esplosivo, circa 350 chili, utilizzato dai minatori durante le lavorazioni e ora "sequestrato" dagli occupanti.
In passato la miniera, che è ancora attiva e occupa attualmente 463 lavoratori, è stata occupata altre tre volte: nel 1984, nel 1993 e nel 1995, quando i lavoratori rimasero asserragliati in galleria per 100 giorni.
"Con questa decisione si apre la guerra più dura per il lavoro e il futuro del Sulcis - commenta il deputato sardo del Pdl Mauro Pili, che si dice al fianco alla protesta dei minatori -. Ho sperato fino alla fine che questo gesto estremo venisse evitato ma l'arroganza del governo nazionale e dell'Enel, che in tutti i modi di stanno contrapponendo al progetto integrato, ha superato ogni limite. L'esecutivo - incalza Pili - venga immediatamente convocato dalla Camera per riferire quanto sta avvenendo. Non sono tollerabili ulteriori ritardi e silenzi".
Questa mattina alle 7 la prima assemblea informativa davanti alla lampisteria (lo stabile dove vengono consegnate le lampade per raggiungere il sottosuolo) per spiegare lo stato della vertenza.
A illustrare la protesta a nome dalla Rsu Stefano Meletti. "Chiediamo che la politica dia risposte - dice davanti ai lavoratori - senza il bando internazionale nessuno può darci certezza, senza il progetto integrato siamo tutti rovinati".
L'esponente della Rsu spiega poi che "Le squadre turniste continuino a dare la presenza, abbiamo bisogno di tutelare gli impianti e dobbiamo difenderle noi dobbiamo mantenere la miniera viva".
Durante l'informativa nel piazzale arriva anche il deputato Pdl Mauro Pili. "Il nostro territorio è oggi una polveriera - prosegue Meletti - ci sono solo vertenze ed emergenze. La nostra è una lotta per il territorio".
Incontro tra Regione Sardegna e rappresentanti dei lavoratori in corso
E' ancora in corso l'incontro tra la Regione Sardegna e i rappresentanti dei lavoratori Carbonsulcis, che da ieri sera occupano la miniera. Alla riunione è presente l'assessore all'Industria Alessandra Zedda e dovrebbe esserci anche il presidente Ugo Cappellacci.