Da Bach ad Oscar Peterson, dai King Crimson agli Sly & the Family Stone. Un biglietto da visita che lascia spiazzati quello di Hiromi pianista/tastierista giapponese ormai americana d’adozione, tra gli artisti più originali ed eclettici della nuova generazione. La giovane e talentuosa pianista giapponese arriva per la prima volta in Sardegna ospite del Nora Jazz Festival con un concerto per piano solo, venerdì 3 agosto alle 22.00 al teatro romano.
Molto dotata sul piano squisitamente tecnico, in possesso di una notevole rapidità di esecuzione e sensibilità sui tasti, eppure poetica, Hiromi si è imposta sulla scena musicale per la forza delle idee musicali e per il nuovo concetto di musica che sta creando. La scena che, pur partendo dal concetto di improvvisazione, non disdegna incursioni nella classica, nel rock e nel pop. Caratteristica di Hiromi è secondo la critica, l'assoluta originalità dello stile pianistico e la sua capacità di fondere jazz e free jazz tradizionale con elettronica e sonorità orientali.
Jeff Winbush di “Jezz Review” sostiene che “fa parte di quel ristretto novero di musicisti che non assomiglia a nessun altro”, che “la sua musica è catalogata come jazzistica, ma in realtà è lontana da limitazioni di genere” e che “il suo stile pianistico passa da Beethoven ad Ahmad Jamal a Frank Zappa”.
Entrata nella scena musicale nel 2003 con l’album d’esordio Another Mind, 100 mila copie vendute e svariati premi, tra cui Album of the Year, da parte della Recording Industry Association of Japan, continua una straordinaria carriera che la sta portando in giro per il mondo. Da bambina prodigio, fu introdotta al jazz già all’età di otto anni, a quattordici suona con l’Orchestra Filarmonica Ceca, a diciassette si esibisce con Cick Corea in Giappone per poi entrare alla Berkley University di Boston, studiare con il grande Oscar Peterson ed arrivare ad aver una tecnica ed un’espressione musicale tutta sua. Le influenze rock, progressive, jazz, fusion l’hanno resa un’artista originale ottenendo grandi riconoscimenti e premi per tutti i suoi dischi. L’ultimo lavoro “Voice”, datato 2011 e registrato con Anthony Jackson e Simon Philips, la conferma un’artista sulla cresta dell’onda e nel pieno della sua forza creativa.