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Draghi, spread così alti sono inaccettabili e i mercati europei bruciano 88 miliardi

La Banca centrale europea si tiene pronta a nuove misure non convenzionali di politica monetaria per affrontare la situazione sui mercati e i premi di rischio.

Lo ha annunciato il presidente Mario Draghi nel corso della conferenza stampa a seguito del direttorio di questa mattina.

L' euro - ha spiegato ancora Draghi - è irreversibile, non si può temere che scompaia. Ed ha aggiunto: i governi devono attivare i fondi di salvataggio Efsf ed Esm quando ci sono le condizioni.

"Abbiamo deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse in seguito alla limatura di luglio. L'inflazione dovrebbe scendere lievemente nel corso dell'anno e resta contenuta l'espansione della situazione economica. Comunque, prosegue Draghi, i target di inflazione sono in linea con il 2 per cento che ci poniamo. La crescita economica resta debole perché ci sono tensioni sui mercati finanziari: questo ha il potenziale di incrementare il rischio di rallentamento dell'economia".

Draghi invita "i paesi della zona euro ad attuare le riforme" e le raccomandazioni ricevute. Secondo il presidente della Bce secondo e' necessario aumentare la competitività.

Draghi infine ricorda che i tassi di rifinanziamento del debito pagati da alcuni paesi dell'area euro sono "alti in modo eccessivo" a causa della "frammentazione della trasmissione della politica monetaria".

"Non abbiamo parlato di situazioni di Paesi specifici". Risponde così il presidente della Bce, Mario Draghi, alla domanda se il consiglio direttivo dell'Eurotower avesse discusso della Spagna. "Credo che la Spagna e altri Paesi - ha detto ancora - abbiano raggiunto progressi significativi, incluso il consolidamento fiscale". Inoltre, ha concluso "è il singolo Paese che deve decidere se vuole l'aiuto degli Efsf o meno".

Dopo le dichiarazioni del presidente della Bce, crollano le borse. Piazza Affari ha chiuso a -4,64%, Madrid a -5,16%.  L'indice Stoxx 600 ha ceduto l'1,25%, che equivale a 88 miliardi di euro bruciati in una seduta. Lo spread fra Btp e Bund chiude a 505,9 punti, appena sotto i massimi di seduta ma in forte rialzo rispetto al livello appena sotto i 430 punti toccato nella giornata. Senza freni il differenziale dei bonos spagnoli che termina a 585 punti superando la soglia del 7% del rendimento.