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Vertice Cappellacci-Riformatori, il coordinatore Cossa e il capogruppo Dedoni: “Prima di tutto le riforme conseguenti ai referendum”

Giunta e maggioranza devono far approvare in Consiglio regionale le riforme secondo un preciso scadenzario e nel pieno rispetto del risultato referendario del 6 maggio, in particolare per quanto riguarda Costituente sarda, Province e abolizione dei cda degli enti regionali. Lo hanno ribadito i Riformatori sardi, guidati dal coordinatore regionale Michele Cossa e dal capogruppo Attilio Dedoni, che questo pomeriggio hanno incontrato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, nell'ambito degli incontro bilaterali per il rilancio dell'azione di governo nell'ultima parte della legislatura.

"Per i Riformatori - hanno sottolineato Cossa e Dedoni - è assolutamente prioritario per la tenuta della coalizione e della legislatura l'approvazione delle leggi di riforma. L'occasione che abbiamo di cambiare la Sardegna è unica e irripetibile e sarebbe davvero un grave errore non approfittarne".

I Riformatori hanno chiesto al presidente della Regione che si faccia garante di questo processo di riforma, che la coalizione deve portare avanti con forza aprendosi ovviamente al contributo di tutte le forze riformatrici all'interno del Consiglio regionale, senza steccati o distinzioni tra maggioranza e opposizione. 

In particolare, hanno proseguito i due esponenti dei Riformatori sardi, "bisogna celermente muoversi nel varo della legge che istituisce l'Assemblea Costituente del popolo sardo, unico strumento capace di cambiare lo Statuto della Sardegna, ponendo le basi per la costituzione di una forte regione autonoma, con nuove regole e che le consentano di stare al passo coi tempi".

Inoltre è necessario procedere speditamente all'abolizione totale delle Province, così come chiesto dai sardi con il referendum del 6 maggio. E ancora, i Riformatori si aspettano il varo della legge che abolisce definitivamente i Cda degli enti regionali e delle società partecipate. Su questo punto, così come su tutti gli altri provvedimenti oggetto del referendum, i Riformatori sardi hanno presentato in Consiglio regionale proposte di legge su cui sono pronti a confrontarsi con le altre forze politiche, aprendo così davvero la grande stagione riformatrice di cui la Sardegna ha bisogno.