Nella Conferenza Stato-Regioni, l’assessore Milia è stato l’unico, contrariamente agli assessori di tutte le altre Regioni, a perseguire una linea che ha avuto come obbiettivo prioritario la conservazione di tutti i posti in organico attribuiti alla Regione Sardegna, evitando così i pesanti tagli che si sarebbero venuti a determinare se si fosse seguita la linea proposta dalle altre Regioni. Il parametro di riferimento che queste ultime avevano individuato era la popolazione scolastica  e il numero degli abitanti che, guarda caso,  trova la Sardegna in posizione svantaggiata. Nella recente riunione della Conferenza stato regioni, l’assessore Milia ha fortemente perorato l’introduzione del parametro legato agli investimenti che la Regione dispone, con fondi propri, a favore del proprio sistema scolastico.
La sentenza della Corte Costituzionale, contrariamente a quanto affermato dalla Cgil, non ha minimamente inciso sul piano di dimensionamento in Sardegna.
In relazione poi alla lamentata riduzione delle risorse regionali per l’istruzione ci si limita a segnalare il solo progetto di Scuola digitale. “ Evidentemente – conclude l’assessore Milia – Peppino Loddo è forse il solo a definirlo obsoleto, contrariamente al parere del MIUR e del mondo scientifico che lo ha definito più volte come un progetto innovativo e estremamente utile per la crescita tecnica e didattica della scuola e che mette la Sardegna come Regione pilota per quanto riguarda l’innovazione del sistema didattico. Com





