Rilanciare una "partnership strategica" a tutti i livelli, tra due Paesi con "sistemi economici interdipendenti e complementari" e relazioni culturali storiche contraddistinte da una "comune radice cristiana comune ed europea". Così il premier italiano Mario Monti ha spiegato il senso della sua visita in Russia, oggi e domani, in una intervista all'agenzia statale Itar-Tass, diffusa dalla tv Russia 24.
"Si tratta di confermare al più alto livello, negli incontri con il Presidente Putin ed il Primo Ministro Medvedev, la nostra volontà di approfondire il dialogo politico e la cooperazione a tutto campo", spiega il premier. "L'obiettivo è di continuare ad accompagnare e sostenere a livello politico la forte crescita del partenariato economico e del dialogo fra le società in atto negli ultimi anni e di rilanciare i contatti fra le dirigenze dei nostri due Paesi", osserva poi il capo del governo italiano.
Le relazioni tra Italia e Russia, secondo Monti, si inseriscono in un "partneriato strategico" che "si concretizza innanzitutto sul piano politico", attraverso lo strumento dei Vertici intergovernativi e delle riunioni periodiche dei Ministri degli Esteri e della Difesa.
La cooperazione economica tra Italia e Russia diventa sempre di più industriale in un mercato "vitale" non solo per i giganti del mondo imprenditoriale ma anche per molte Pmi: ha dettoMonti.
La partnership strategica con Mosca, ha sottolineato Monti "si esplica anche sul versante economico, essendoci una reale interdipendenza e complementariet… fra i nostri sistemi economici: siamo il secondo maggiore acquirente europeo di gas russo, ma la nostra cooperazione non si limita all'acquisto di materie prime, poiche' le nostre principali compagnie energetiche nazionali, Eni ed Enel, operano in joint-venture con partner russi per l'estrazione di metano sul territorio russo".
Monti ricorda che "Eni è uno degli attori chiave nella costruzione di un progetto di grande portata come il South Stream, Enel ha deciso di essere presente come investitore ed operatore in tutta la filiera energetica, dall'estrazione di gas alla generazione e distribuzione".
Inoltre, aggiunge il premier, "Eni ha stipulato anche da ultimo un nuovo accordo strategico per l'esplorazione di giacimenti sulla piattaforma continentale russa", mentre "il nostro interscambio commerciale continua a crescere a tassi estremamente significativi (nel 2011 di oltre il 22 % fino a raggiungere 46 miliardi di dollari), rappresentando la Russia un mercato vitale per molte nostre piccole e medie aziende".
Monti sottolinea inoltre che la cooperazione in materia industriale "diviene sempre più importante: nel panorama delle oltre 500 imprese italiane attive in Russia, stiamo assistendo negli ultimi anni ad investimenti di grande rilevanza, come quello di Pirelli, ed a progetti congiunti la cui lunga durata ed il cui contenuto tecnologico (ad esempio per la produzione in Russia dell'elicottero Agusta Westland AW 139), rivestono carattere marcatamente strategico e costituiscono segno tangibile della nostra volontà di contribuire alla modernizzazione del Paese".
Per il premier italiano sono "strategiche" le relazioni culturali tra Roma e Mosca. "E' strategica, dal mio punto vista, la componente culturale delle relazioni, poiché essa si innesta sul riconoscimento della comune radice cristiana ed europea, su una reciproca attrazione fra le due popolazioni e su fecondi scambi che risalgono molto indietro nei secoli".
Monti ricorda in particolare il contributo all'edificazione del Cremlino di Mosca di artisti del calibro di Pietro Solari ed Aristotele Fioravanti, e "l'impronta indelebile" lasciata a San Pietroburgo da architetti italiani come Antonio Rinaldi, Carlo Rossi, Giacomo Quarenghi e Bartolomeo Rastrelli.
Crisi, Unioncamere, terzo trimestre conferma calo: meno di 2 assunzioni su 10 a tempo indeterminato
In Italia il posto fisso è sempre più un miraggio, ormai meno di due assunzioni su dieci sono a tempo indeterminato. E' quanto emerge dall'Indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro sul terzo trimestre del 2012.
Nel periodo luglio-settembre le assunzioni stabili previste sono appena il 19,8% su un totale di quasi 159 mila.