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Eseguite oggi dai carabinieri sei ordinanze di custodia in carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Sassari hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di un traffico di sostanze stupefacenti all’interno della Casa Circondariale San Sebastiano

L’indagine era partita da due informative del comandante della polizia penitenziaria della stessa Casa Circondariale dell’aprile 2008, con le quali si denunciava l’esistenza di un traffico di droga all’interno dell’Istituto, posto in essere da detenuti con la complicità di alcuni agenti penitenziari.
Come immediato riscontro della situazione, è emerso da un lato, una sequenza di rinvenimenti e sequestri di sostanze stupefacenti, operati all’interno delle celle e negli spazi comuni a seguito di perquisizioni di carabinieri e polizia penitenziaria, dall’altro le relazioni dei medici interni che avevano registrato, durante le visite programmate alla popolazione carceraria, dati clinici conseguenti all’uso di sostanze stupefacenti (oppiacei e cocaina).

L’indagine, coordinata dalla D.D.A. di Cagliari, è stata svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Sassari, attraverso pedinamenti, servizi di osservazione, intercettazioni ambientali e telefoniche, sino alla fine del maggio 2008, con la fattiva collaborazione di fidati e selezionati agenti di polizia penitenziaria, indicati dalla stessa direzione.

Al termine dell’attività investigativa, si è giunti all’accertamento della responsabilità penale, a vario titolo, a carico di 56 persone per reati inerenti al traffico di sostanze stupefacenti, con il diretto coinvolgimento di cinque appartenenti alla polizia penitenziaria ed un infermiere.

I principali autori dell’illecita attività sono risultati tre detenuti (Giuseppe Vandi, Pietro Saba e Mario Iacono), che erano favoriti dalla connivenza degli agenti di polizia penitenziaria. Proprio questi ultimi, con le loro condotte omissive o commissive, agevolavano l’attività illecita dei detenuti offrendo un costante e sicuro canale con l’esterno dell’istituto.

Le attività compiute ed alcune convergenze investigative con altre precedenti indagini (in particolare, del Commissariato PS di Alghero che hanno portato all’arresto, tra gli altri, di un assistente della Polizia Penitenziaria ed in precedenza dello stesso Nucleo Operativo della Compagnia),  hanno provato che l’approvvigionamento dello stupefacente avveniva in maniera costante grazie alla diversificazione dei canali di rifornimento (colloqui con i famigliari, corrispondenza, contatti dei detenuti in regime di semilibertà od imputati in udienza nel corso dei processi, ovvero direttamente tramite gli agenti di polizia penitenziaria corrotti).

Sono state altresì documentate le modalità di confezionamento, taglio, custodia, trasporto, cessione e pagamento dello stupefacente all’interno dell’istituto di pena. Quindi, le responsabilità penali accertate a carico degli operatori di polizia penitenziaria coinvolti sono ascrivibili a condotte di spaccio, di favoreggiamento, di corruzione,  nonché a trattamenti interni di favore verso i detenuti facenti parte del gruppo. A questo, quindi, sono stati complessivamente sequestrati 40 grammi fra cocaina e eroina, 15 grammi di hashish e marijuana e circa 300 pastiglie di ecstasy.

In seguito alle notifiche degli avvisi di proroga delle indagini agli interessati da parte della D.D.A. nel 2007, gli agenti e la maggior parte dei detenuti coinvolti sono stati trasferiti presso altri istituti di pena.

Il G.I.P. del Tribunale di Cagliari ha emesso 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone, quattro dei quali raggiunti dal provvedimento in carcere. Per i restanti 49 indagati la Procura distrettuale richiederà direttamente il rinvio a giudizio.

Gli arrestati sono Giuseppe Vandi di 48 anni, di Sassari, detenuto presso la casa circondariale di Vigevano; Pietro Saba, di 63, Sassarese, detenuto presso la casa circondariale di Nuoro; Mario Iacono, algherese di 49 anni; Mario Salvatore Sanna, sassarese di 43 anni; Bruno Deaddis, di 44, del capoluogo, detenuto presso la casa circondariale di Sassari e Giampiero Carboni, sassarese di 43 anni, detenuto presso la casa circondariale di Macomer (NU).