In merito agli articoli di stampa pubblicati in merito alla “chiusura del mattatoi” di Arzachena, per un dovere di corretta comunicazione è necessario precisare quanto segue: “La Asl di Olbia non ha chiuso il mattatoio di Arzachena”, precisa Antonio Piras, direttore del Servizio Veterinario di igiene e alimenti di origine animale, “in seguito ad una verifica ispettiva abbiamo riscontrato delle irregolarità, per il quale abbiamo richiesto la messa a norma. Non avendo riscontrato, entro il tempo prestabilito, la messa a norma, abbiamo emesso, nel rispetto della normativa vigente, un provvedimento di sospensione del riconoscimento comunitario che consente la lavorazione della carne all’interno dello stabilimento. Provvedimento che verrà sospeso non appena i lavori di adeguamento verranno eseguiti e quindi la struttura sarà nuovamente a norma”.
Il 4 aprile 2012 i veterinari del Servizio hanno effettuato una verifica ispettiva nel mattatoio di Arzachena (attività che rientra all’interno delle attività programmate del servizio): in seguito al sopralluogo i professionisti hanno rilevato una serie di “non conformità” della struttura e delle attrezatture rispetto alle norme Comunitarie che regolano l’attività dello stabilimento arzachenese.
In seguito al sopralluogo i veterinari hanno inviati al proprietario dello stabilimento, il Comune, delle “prescrizioni” in merito alle “non conformità” individuate che sarebbero dovute esser regolarizzate entro un mese dalla data di ricezione della nota dei veterinari.
In seguito a successivo sopralluogo, avvenuto alla fine di maggio, i veterinari hanno constatato il perdurare delle criticità già individuate ad aprile, questo ha comportato “l’emissione di un provvedimento di sospensione del riconoscimento Comunitario, sino al completo ripristino delle conformità”, spiega Piras.
“E’ nostro dovere, a tutela della salute pubblica, vigilare sull’igienicità delle produzioni degli alimenti, pertanto avevamo l’obbligo di emmetere questo provvedimento, il quale verrà ritirato non appena la struttura sarà a norma e le criticità individuate verranno ripristinate. Solo allora come Servizio potremo rilasciare le autorizzazioni per il ripristino dell’attività”, conclude Piras. Com