«Dinanzi alla decisione dell’Antitrust, la battaglia per il diritto alla mobilità dei Sardi non si ferma, ma prosegue con una motivazione in più».
Lo ha dichiarato Pietro Pittalis, capogruppo del Popolo della Libertà.
«Da un lato – osserva - vi è un interesse pubblico e dall’altro invece risulta una degenerazione patologica dell’interesse privato, incompatibile con le regole del libero mercato: una differenza che non può sfuggire a qualsiasi “bilancia” che sia “tarata” nel modo giusto».
«Il diritto alla mobilità dei Sardi non può diventare un mero elemento accessorio dei patti con le compagnie di navigazione né può essere calpestato da malcelati cartelli, ma deve essere il principio di qualsiasi ragionamento in materia di continuità».
«Nessuno pensi – ha concluso Pittalis - di fare i conti senza la Sardegna, alla quale spetta la funzione di programmare la politica in materia di collegamenti marittimi».
