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Carceri: Sdr, nuova sfida artistica ergastolano Bad’e Carros


Sono i bambini gli interlocutori privilegiati di Alessandro Bozza, il cinquantenne ergastolano originario di Ginosa (Taranto) autore dei “libri farfalla”, gli originali racconti, novelle e filastrocche contenute tra grandi ali di farfalle realizzate con cartoncino colorato. A loro ha infatti dedicato oltre un centinaio di piccoli oggetti che verranno presentati in una mostra che sarà inaugurata a Nuoro, martedì 19 giugno alle ore 18.30, nella Casa dei Contrafforti nella piazza San Carlo nel rione di Santu Pedru. La nuova sfida dell’artista-detenuto, in carcere da 20 anni, è stata resa possibile dal lavoro svolto nel laboratorio creativo del Centro Territoriale Permanente della Scuola Media “Maccioni” con il coordinamento dell’insegnante Pasquina Ledda. La mostra si avvale inoltre del contributo dell’amministrazione comunale e dell’Ufficio del Garante dei detenuti del Comune di Nuoro.

Con il titolo “Badu ‘e Carros verso la città. L’arte come modalità rieducativa”, il progetto, concretizzatosi grazie alla disponibilità della Direttrice dell’Istituto Patrizia Incollu e degli operatori dall’area educativa della Casa Circondariale nuorese, valorizza le abilità manuali e intellettuali di un detenuto particolarmente sensibile. In mostra con appendiabiti, porta oggetti, lampade da tavola, paralumi e ferma libri, tutti realizzati con materiali poveri, anche i coloratissimi libri-farfalla.

”L’espressione artistica con la creazione di piccoli oggetti destinati all’infanzia – sottolinea Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – è una caratteristica essenziale di Alessandro Bozza. Riesce infatti ad esprimere sentimenti, sensazioni e pensieri attraverso il lavoro e la produzione di oggetti manifestando una spiccata sensibilità. La mostra è quindi una testimonianza concreta del percorso umano di socializzazione e accettazione di sé e degli altri che il detenuto, nonostante momenti difficili e tortuosi, sta portando avanti con impegno. Un documento che attesta la forza di volontà e lo slancio emotivo di una persona che sta scontando la pena detentiva cercando di mantenere vivo l’interesse per il mondo esterno. Un risultato reso possibile soltanto dalla collaborazione tra le diverse istituzioni che partecipano con ruoli diversi ma con l’unica finalità di riabilitare il cittadino privato della libertà”.

La Personale del detenuto Alessandro Bozza, dopo la serata inaugurale, resterà a disposizione del pubblico fino al 23 giugno. L’ergastolano pugliese è alla sua seconda mostra individuale. La prima, che aveva trovato ospitalità anche nella Biblioteca Provinciale di Cagliari, era interamente dedicata ai libri-farfalla. Bozza ha anche collaborato con componimenti poetici alla realizzazione del volume curato dalla Casa Circondariale nuorese a conclusione di un corso di scrittura creativa. Com