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L’ex tesoriere della Margherita Lusi: “Questo Paese non ha capito come funzionano i partiti

"La cosa migliore, sempre, è intestare tutto altesoriere. È vero - ammette Lusi - che ho firmato tutto quel che è uscito dallecasse della Margherita dal 2001 al 2011, ma chi mi ha detto di farlo?Penso che questo Paese non ha capito come funzionano i partiti".

In merito all'autorizzazione a procedere, "in questafase di antipolitica tremenda una risposta negativa alla richiestadi arresto verrebbe letta come una difesa della casta",osserva l'ex tesoriere della Margherita. "La giunta decideràsecondo giustizia, sono persone perbene. Quasi quasi - aggiunge -spero che dicano si, così almeno si potrà andare fino in fondoa questa vicenda".

Il gip Simonetta D'Alessandro ha inoltrato alla Giuntaper le autorizzazioni a procedere del Senato la richiesta di arresto peril parlamentare. Per Lusi i Pm di Roma configurano ipotesi di reatopesanti: associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, alriciclaggio e alla fraudolenta intestazione di valori ed altriilleciti finalizzati a realizzare una serie indeterminatae sistematica di sottrazioni di risorse dai conti della Margherita.

Secondo il senatore,"come si può credere che io per 12 anni abbia deciso da solo dovedovevano andare i soldi? E' meglio che non parli, perché mi sento come unvulcano inesploso...". La giunta per le autorizzazioni a procederedel Senato.

Il capo diimputazione notificato dal Nucleo tributario della Guardia di Finanzachiama in causa anche la moglie di Lusi, Giovanna Petricone, i'commercialisti di famiglia' Mario Montecchia e Giovanni Sebastio,cooptati nella Margherita dall'ex tesoriere e accusati diavere alterato i bilanci dei Dl per occultare gli ammanchi, e due examministratori di societa' di Lusi, Diana Ferri e Paolo Piva. PerPetricone, Montecchia e Sebastio sono stati disposti gli arrestidomiciliari per il pericolo di inquinamento delle prove. Per Lusi ePetricone c'è anche il rischio di fuga in Canada considerata, scrive ilgip: 'L'ingente provvista accumulata in quel Paese (1,6 dei 3,3milioni girati alla donna, ndr) e l'origine italo-canadesedella moglie'.

Per il gip Lusi ha ripetutamente tentato di inquinarele prove: tirando in ballo 'in termini intimidatori' alcuni ex compagni dipartito 'con allusioni rimaste senza alcun seguitò; tenendo un'atteggiamento di franco ostruzionismo' verso i Pm. I quali, dopol'ultimo interrogatorio del 28 marzo, hanno scoperto che illussuoso appartamento acquistato con i soldi dei Dl in viaMonserrato, a Roma, non fu pagato 2,3 ma 3,6 milioni: 1,3furono consegnati in nero al vecchio proprietario, Giuseppe L'Abbate.E altri 30mila euro vennero pagati da Lusi nel 2009 allo chef del suomatrimonio con assegni 'Margherita'. Mancano 23 milioni. Per ora, perchéil conto totale potrebbe salire di altri 5 milioni sottratti da Lusi efiniti non si sa bene dove.

Prossima tappa, alla Giunta per le autorizzazioni del Senato.