“La decisione della Ministra della Giustizia Paola Severino di verificare personalmente che cosa determina il continuo rinvio dell’inaugurazione del nuovo carcere di Cagliari è il primo chiaro segnale del Governo. Era ora”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che esprime “particolare soddisfazione per l’iniziativa più volte sollecitata dall’associazione per fare chiarezza sull’atteggiamento dell’impresa che ha ottenuto i lavori senza bando, paga i lavoratori a singhiozzo e ha accumulato gravissimi ritardi”.
“Solo con un controllo effettivo da parte del Governo – sottolinea la presidente di SdR – sarà possibile contenere i problemi e uscire dal circolo vizioso che genera immobilità e spreco di denaro pubblico. La presenza della Ministra a cui va la nostra fiducia sarà utile per comprendere come sono stati gestiti i fondi per la realizzazione di un’opera che è nata male e sta crescendo anche peggio”.
“Non sfuggirà alla Guardasigilli che l’opera è stata progettata ed edificata in un’area malsana, prossima a un impianto eolico e a un’azienda per la lavorazione delle carni fuori norma, distante dagli ospedali e priva di strade di collegamento. Non solo, potrà verificare che i terreni sono stati espropriati e il relativo importo inserito nel capitolato d’appalto con un contenzioso ancora in atto tra Opere Pubbliche e i proprietari. Non si è neppure ancora provveduto a concordare con le amministrazioni locali il piano dei servizi in modo da garantire gli accessi con i mezzi pubblici. Speriamo che al più presto infine – conclude Caligaris – sia chiarito il mistero con quali e quanti agenti di Polizia Penitenziaria s’intenda garantire la sicurezza”.