Sono la eccessiva burocrazia e, almeno per il passato, lacorruzione gli elementi principali che hanno pesato nel frenare gliinvestimenti stranieri in Italia. È la riflessione che Mario Monti pone per ilfuturo, nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con l'Emirodel Qatar.
In questa occasione, dedicata dunque a relazioni bilateralima con la possibilità di entrare nel merito del dibattito interno sulle piùrecenti misure messe in cantiere dal governo, il presidente del Consigliosottolinea la necessità di proseguire dunque sulla riforma della burocrazia edella velocizzazione della giustizia civile e dedica un più secco incisoall'aspetto che affida alla risposta che, spiega, l'ospite gli ha dato alladomanda, cosa in passato ha maggiormente scoraggiato gli investimenti inItalia: "sua altezza Al Thani mi ha risposto 'in primo luogo, lacorruzione' ".
Monti sottolinea l'importanza del pacchetto disemplificazioni che "confidiamo vadano nella direzione giusta, specie perle imprese straniere" e degli interventi nel campo della giustizia"per darle velocità, specie - puntualizza - a quella civile, fondamentaleper le imprese". E' sempre in questo contesto che il presidente delConsiglio ricorda come tra le misure previsto vi sia anche "il tribunaleper le imprese, tra l'altro".
Altro tema cruciale, rileva Monti, è appunto quellodella lotta alla corruzione.
Mario Monti coglie l'occasione offerta dalle dichiarazionidopo l'incontro con l'emiro del Qatar per difendere la riforma del mercato dellavoro e rispondere, pur non citandola direttamente, a Confindustria."Abbiamo previsto nel recente disegno di legge un interventoconsiderevolmente più ampio e incisivo di quello da me delineato alla Camera,nell'intervento programmatico del 17 novembre", rivendica il presidentedel Consiglio sottolineando che "avevo parlato in quella occasione di unamaggiore flessibilità per i soli nuovi assunti e a titolo sperimentale, invecenel disegno di legge di pochi giorni fa è estesa a tutti i lavoratori, nonsolo ai nuovi assunti, ed è a titolo definitivo e non sperimentale".
Ed è significativo che Monti aggiunga l'inciso dedicatoa far notare che "alcuni hanno trovato questo intervento, a loro giudizio,non sufficientemente ampio".