“Sono stati sconfitti i gattopardi”. Così ilpresidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la decisione del TAR di respingere il ricorso dell’Unione Province Sarde suireferendum del 6 maggio.
“Quellache non era altro che una mossa disperata per boicottare la consultazione – haaggiunto il presidente - è andata a vuoto. La decisione del TAR – osserva Cappellacci - spalanca orale porte alla volontà popolare. Il dibattito torna sul piano politico e ci sipotrà misurare nel merito delle questioni oggetto dei quesiti. Auspico – haaggiunto il presidente- che la Sardegna, anche in seguito alla prima lettura inSenato del testo sulla riduzione dei componenti dell’Assemblea regionale, possa proseguire, daantesignana, un processo di cambiamento non più rinviabile insieme allacostruzione di una nuova legittimazione della politica che deve trarre originee impulso nella volontà dei cittadini.
L’appuntamentodel 6 maggio è un’occasione da cogliere affinché il popolo sardo possadeterminare con scelte autonome, consapevoli e responsabili il proprio futuro.Anche la politica si trova dinanzi a un bivio: quello tra essere protagonistadel cambiamento o osservarlo passivamente dalle finestre del palazzo”. Com