“Siamo assolutamented’accordo con Tom Barrack sull’eccessivo costo dei traghetti e - come luisostiene - anche del trasporto aereo incui un Roma Cagliari costa tre volte un Roma-Londra, ma non vorremmo che il suosi trasformasse in un messaggio per dire che la Sardegna sia costosa e quindidebba essere esclusiva”. È il commento di Giancarlo Deidda, vice presidentenazionale di Confcommercio e delegato settore Turismo di Confcommercio Sardegnain merito all’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera in cui ilmagnate californiano si dichiara contrario al caro-trasporti da e per la Sardegna.
“Se Barrack non supportasse con azioni concrete la propriacontrarietà al caro trasporti per l’Isola - sottolinea Deidda – è evidente che queste sue uscite sarebbero per la Sardegna mera pubblicitànegativa con l’obiettivo di renderla ancora più esclusiva”.
Deidda sottolinea che la Sardegna turistica ha scelto ormai da tempo diessere accessibile, di qualità e soprattutto competitiva. E aggiunge che “ancheBarrack e i suoi super hotel devono fare la loro parte per lo sviluppodell’Isola. In questo senso ci comunichi quanto dell’agroalimentare sardo intermini di fatturato è presente nei bilanci dei suoi hotel, così sarebbe benchiaro che la sua scelta di essere sempre più sardo (come lui sostiene)andrebbe anche a vantaggio dell’economia isolana. Essere sardo significa anchepassare dalle parole ai fatti”.
Secondo il vicepresidente nazionale di Confcommercio, “perchi come Barrack, possiede alcuni dei pezzi più belli della nostra Isola, è undovere essere vicino anche allo sviluppo della Sardegna. La spesa turistica checrea sviluppo non è solo quella nel ricettivo-alberghiero ma la ricaduta sulterritorio. L’Alta Val Badia insegna”.