ConRomano La Russa salgono a dieci gli indagati in Regione Lombardia (9 dellamaggioranza dei quali due arrestati e uno dell'opposizione e se si tiene contodella querela per diffamazione aggravata da parte dei radicali, al computobisognerebbe aggiungere anche il presidente Roberto Formigoni) e si ripete lapolemica che si trascina ormai da settimane: da una parte Centrosinistra e Idvche chiedono le dimissioni della giunta per tornare alle elezioni e dall'altrail presidente lombardo che replica tenendo separati i casi personali dagli attipolitici.
"Confermoquanto già detto in diverse occasioni: l'avviso di garanzia non è una condanna- ha detto Formigoni -. Nessun atto della Giunta regionale e' messo indiscussione. Ognuno è chiamato a rispondere dei suoi atti".
PippoCivati, consigliere regionale del Pd, sul suo blog, lo aveva anticipato:"Indagato un assessore regionale, questa volta in carica: si tratta diRomano La Russa. Un altro caso personale, dirà Formigoni". In realtà è ilterzo assessore che viene indagato. Gli altri sono Monca Rizzi (Lega), indagataa Brescia per presunti dossier neiconfronti di avversari all'interno del Carroccio e Daniele Belotti per unavicenda di tifo violento a Bergamo.
Oggitra l'altro Sara Valmaggi e Carlo Spreafico, i due rappresentanti di minoranzanell'ufficio di presidenza del consiglio regionale, hanno chiesto e ottenuto chevenga acquisito un parere legale sulle procedure utilizzate nei giorni scorsiper non portare in discussione la mozione delle opposizioni che chiedevano ledimissioni del presidente leghista Davide Boni, indagato per corruzione. Edomani dovrebbero presentarne una nuova.
L'Idvinoltre ha scelto una seconda strada: i suoi tre consiglieri hanno consegnatonelle mani del segretario le dimissioni dal consiglio e hanno invitato a farealtrettanto tutti gli altri consiglieri. Scopo ultimo, lo scioglimento delconsiglio regionale e via alle elezioni.
"Miauguro - ha dichiarato Stefano Zamponi (Idv) - che ci siano almeno 38consiglieri regionali onesti che si uniscano a noi così da riuscire,finalmente, a sciogliere un'assemblea che ha perso di vista il senso di legalitàe con esso anche ogni barlume di credibilità”. L'iniziativa non ha peròconvinto il capogruppo del Pd Luca Gaffuri: "Consegnare le firme aisegretari di partito sarebbe come fare quello che sta facendo la Lega Nord conBoni", molto meglio presentare una nuova mozione di sfiducia firmata da 41consiglieri.
Favorevolema con riserva Chiara Cremonesi (Sel): "E' una buona proposta ma forse unpo' di facciata stiamo ragionando se rassegnare le dimissioni ma quello che ciinteressa è continuare la lotta politica dentro il consiglio. Non ci sembra chequesta sarebbe una spallata decisiva".