Nel triennio 2008-
Ad aprire i lavori, Giancarlo Deidda, presidente Camera diCommercio Cagliari, che ha sottolineato come “fare il punto il punto su unfenomeno come quello della contraffazione sia necessario in un momento in cuil’economia del nostro paese sta crollando. Ben venga ogni azione di controllo –ha detto - che possa tutelare i nostri prodotti, in particolarel’agrolimentare”. È intervenuto anche il prefetto di Cagliari, GiovanniBalsamo, che per quanto riguarda l’azione repressiva, ha sottolineatol’importanza della “collaborazione interistituzionale, una forma di sicurezzapartecipata che coinvolga comuni, polizie locali, Guardia di Finanza, leassociazioni di categoria, lo Stato. Sono fondamentali in questo senso iprotocolli d’intesa fra le diverse istituzioni”. Roberto Bolognese, presidenteConfesercenti Cagliari, ha precisato che “il 7% del commercio mondiale avvienecon prodotti contraffatti. La contraffazione come volume d’affari sta superandoil traffico di stupefacenti”. Vincenzo Mareddu, vice presidente vicarioConfcommercio Cagliari, ha insistito sulla “necessità di sensibilizzare iconsumatori sulla gravità del fenomeno”.
A presentare i risultati del Rapporto sono stati GiuseppeScura, direttore Confcommercio Cagliari, e Nicola Murru, direttoreConfesercenti Cagliari. “La contraffazione rappresenta un danno economicosociale molto pericoloso anche per la salute pubblica”, ha detto Scura. “E undanno per le imprese: nel decennio 1994 – 2004 solo nell’Ue sono andati persi100mila posti di lavoro”. Murru haricordato come lo studio sia stato sostenuto da una forte campagnapubblicitaria e da interventi informativi in una decina di scuole dellaprovincia di Cagliari. Il tenente-colonnello della Guardia di Finanza, DomenicoLuppino, ha sottolineato l’importanza della prevenzione e delle campagneeducative nelle scuole. Bernardetta Brau, dell’Agenzia delle Dogane, hasostenuto la necessità della tutela dei marchi.
Le elaborazioni contenute nel Rapporto annuale pubblicatodalla Direzione Generale per la lotta alla contraffazione del Ministero delloSviluppo mostrano che nel triennio 2008-2010 l’Agenzia delle Dogane e laGuardia di Finanza hanno effettuato 1.418 sequestri, intercettando poco più diun milione di beni contraffatti per un valore di quasi 14 milioni di euro(esclusi alimenti, bevande, tabacchi e medicinali); la dimensione media deisequestri, valutata in termini di prodotti sequestrati, si è ridottasignificativamente nei tre anni considerati, passando da 758 pezzi del 2008 ai351 del
Fra il 2008 e il 2010 nella provincia di Cagliari i settoripiù soggetti alla contraffazione sono quelli dell’abbigliamento (157sequestri), dei suoi accessori (247 sequestri) e delle calzature (82sequestri). Nella provincia di Sassari, abbigliamento (113 sequestri),accessori di abbigliamento (169 sequestri), occhiali (71 sequestri). A Nuoro intesta gli accessori di abbigliamento (72 sequestri), come ad Oristano (12sequestri).
Nel 2010 il numero totale di sequestri ha evidenziato comela provincia più soggetta al commercio di prodotti contraffatti sia quella diSassari (181 sequestri, 40 %), che si attesta su valori leggermente superioririspetto a quella di Cagliari (179, 39 %). Nuoro fa segnare valori nettamenteinferiori (82 sequestri, 18 %) ancora di più la provincia di Oristano, che siattesta appena sul 3% del valore totale (13 sequestri).
Nel triennio 2008-2010 l’Agenzia delle Dogane e la Guardiadi Finanza hanno effettuato in Italia più di 56 mila sequestri e intercettatooltre 174 milioni di beni contraffatti, per un valore di quasi 1,8 miliardi dieuro. L’attività di contrasto risulta sostanzialmente stabile nel tempo, ma lasua incisività risulta crescente: la dimensione media dei sequestri è cresciutadai 2.331 pezzi del 2008 ai circa 3.500 del 2010.
La regione con il maggior numero di sequestri è il Lazio con12.156 interventi in tre anni, il 22% di tutti quelli registrati sull’interoterritorio nazionale. Nel 2010 è l’abbigliamento il settore più soggetto allacontraffazione (2.917.860 pezzi sequestrati), seguito dai prodotti del settorealimenti e bevande (1.466.328), dai supporti hi-tech (1.283.693), tabacchi(1.151.300). Nel settore food nel 2010 sono stati effettuati circa 33milacontrolli, verificati poco meno di 24mila operatori e circa 62mila prodotti. Ilaboratori dell’ICQRF hanno analizzato complessivamente oltre 8.200 campioni,di cui più dell’ 8% è risultato irregolare. Sono state inoltrate all’autoritàgiudiziaria 268 notizie di reato, di cui 157 per irregolarità riscontrate aseguito di analisi. Gli illeciti amministrativi rilevati sono stati 4.537. Nelcorso dell’attività operativa sono stati eseguiti 367 sequestri, siaamministrativi che penali, per un valore complessivo delle merci sequestrate dicirca 9,6 milioni di euro.