In Russia il premier Vladimir Putin si appresta a diventare al primo turno presidente per la terza volta. Secondo i dati ufficiali della Commissione elettorale centrale, con il 14,5% delle schede scrutinate, Putin ha ottenuto il 61,5% dei voti.
Ma già si levano le prime polemiche: per l'ex presidente dell'Urss, Mikhail Gorbaciov, "ci sono grandi dubbi che il risultato del voto rifletta gli umori reali della società russa", mentre per il leader comunista Ghennadi Ziuganov, il voto di oggi è viziato da brogli e, dunque, "illegittimo, disonesto e privo di valore".
Vladimir Putin in lacrime stasera al Maneggio a Mosca davanti alle migliaia di fan che lo attendevano per festeggiare la sua vittoria alle presidenziali. Il capo del governo è arrivato insieme al presidente Medvedev.
Sonooltre 100 mila i sostenitori di Putin al Maneggio, sotto le mura del Cremlino, per festeggiare la vittoria del loro beniamino alle presidenziali.
Si aggira intorno al 63% il dato preliminare sull'affluenza alle urne nelle elezioni presidenziali russe. Lo riferisce la Commissione elettorale centrale, che ha promesso di diffondere solo domani mattina il dato definitivo. Se confermato si tratterebbe di un calo rispetto al 69,7% registrato nelle ultime presidenziali del marzo 2008.
Nelle presidenziali del 2004 Putin aveva conquistato il 71,3%. Vladimir Putin torna al Cremlino per un terzo mandato dopo 4 anni da premier.
Il leader comunista Ghennadi Ziuganov ritiene che le presidenziali di oggi, nelle quali risulta per ora secondo, non siano state legittime. "Io non posso riconoscere queste elezioni come oneste, libere e dignitose", ha dichiarato in diretta tv, aggiungendo di non voler fare gli auguri a nessuno.
Il capo del Fronte di sinistra, Serghiei Udaltsov, uno dei leader della protesta anti-Putin, ha contestato dal suo twitter le presidenziali svoltesi oggi in Russia e ha invitato a protestare domani a Mosca. "Non sono elezioni, è una vergogna, ci hanno sputato in faccia", ha scritto, lanciando un appello per scendere in piazza domani.
Michail Gorbaciov non crede che i risultati delle presidenziali russe, che danno Vladimir Putin eletto al Cremlino al primo turno, "riflettano la volontà reale della società". Anche se salomonicamente, l'ultimo leader dell'Unione Sovietica commenta che "se non ci sono prove documentate di falsificazione di massa è difficile affermare che non ci si siano state".