“La realtà cagliaritana conta un notevole numero dicittadini disabili che spesso vivono con una modestissima pensione di circa 270euro con gli anziani genitori proprietari dell’immobile in cui abitano. Neldefinire le aliquote sull’Imposta Municipale Unica (IMU) gli amministratorilocali devono ricordare che questa fetta di popolazione vive una difficilecondizione e merita sgravi fiscali”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris,presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che ha incontrato diversifamiliari di cittadini disabili al 100% preoccupati di vedere crescere lealiquote IMU.
“La nuova tassa che sostituisce l’ICI – affermaCaligaris – sta creando ansia tra i cittadini. Le aliquote fissate dalcosiddetto decreto “salva Italia” non prevedono, a parte la detrazione fissa di200 euro per la prima casa e quella di 50 euro per ogni figlio convivente finoa 26 anni d’età, alcuna riduzione per chi ha in casa un familiare disabile al100% o un anziano con demenza senile o una persona con problemi psichici.Ciascuna amministrazione locale però potrà intervenire sugli importi standardaggiungendo o sottraendo il 2 per mille per le abitazioni principali e il 3 permille per le altre proprietà. L’invito agli amministratori è quello diconsiderare, nel fissare le aliquote, le condizioni particolarmente disagiate”.
“Un monitoraggio sullasituazione delle famiglie meno fortunate del capoluogo sardo con ladisposizione di fornire precise indicazioni medico-sanitarie – sottolinea laPresidente di SDR – renderebbe più facile il lavoro degli amministratorievitando di gravare su fasce sociali già pesantemente provate. L’aumentodel disagio e delle povertà in una città come Cagliari impone un’attentariflessione. Ancora più approfondita per un’amministrazione nata con l’intentodi promuovere l’inclusione sociale rinunciando all’assistenzialismo in nome deidiritti”. Com