Per l’Edilizia della Sardegna, anche il 2012 non sarà semplice e l’onda lunga della crisi dell’anno appena concluso si farà sentire su tutte le imprese del comparto.
E’ quanto emerge dall’“Anteprima Rapporto
“Purtroppo – commenta Giovanni Battista Idda, Presidente Regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna – i dati confermano una congiuntura negativa che si farà sentire ancora nei prossimi 12 mesi”.
Idda sottolinea come questa situazione sia stata determinata “dai ritardi dei pagamenti (in Sardegna, 116 giorni di media e un maggior costo, per il settore sardo, di 41,3 milioni di euro), dalla stretta creditizia, dalla burocrazia inclemente, dal calo delle richieste delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie (-2,7%), dalla crescita del tasso di sofferenza, dagli investimenti notevolmente al di sotto dei livelli pre-crisi, dalla diminuzione del valore aggiunto prodotto dalle imprese (-1%) dal rallentamento delle compravendite immobiliari, dal forte calo dei permessi di costruire e dalla forte riduzione degli appalti pubblici”.
Questi i dati delle Imprese di Costruzione della Sardegna, tratti dall’“Anteprima Rapporto Edilizia
Le imprese – I dati definitivi, (confronto 2011 su 2010) riferiscono di un settore edile in Sardegna che ha perso il 2,5% delle imprese (il peggior risultato a livello nazionale), contro una media Italia del -0,2%.
Gli occupati – Gli addetti nelle Costruzioni, rappresentano il 9,6% dell’occupazione regionale. In Sardegna (2011 su 2010) gli occupati nelle costruzioni sono calati dell’8,1% (media Italia -2,8%) contro una media regionale del totale su tutti i lavoratori che è calata del -2,2% (Italia +0,4%).
Le imprese artigiane nelle costruzioni - Sul totale del comparto Costruzioni della Sardegna, le aziende artigiane rappresentano quasi i 2/3 delle aziende (il 62,5%)
Gli indipendenti (aziende con un “titolare-addetto") rappresentano il 33,1% dell’occupazione delle Costruzioni e nella provincia di Nuoro questa tipologia rappresenta più della metà degli occupati (55,6%).
I dati provinciali - In Sardegna, in ben 4 province, gli occupati in edilizia sono più del 10% rispetto al totale degli occupati: Ogliastra 11,3%, Nuoro 11,2%, Olbia-Tempio 10,7% e Sassari 10,5%.
Gli infortuni – In Sardegna, gli incidenti in edilizia (dato 2010 INAIL), sono calati del 19,8% (411 infortuni in meno nel 2010 rispetto al 2009) mentre quelli nelle imprese edili artigiane sono calati del 19,1% (-200 infortuni, 2010 rispetto al 2009)
“Un aiuto per affrontare questa condizione – sottolinea il Presidente Regionale degli Edili di Confartigianato – potrebbe arrivare dal Decreto Semplificazione ("Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo)”. “Questo pacchetto di misure – conclude e auspica Idda – potrebbe modernizzare e velocizzare, attraverso la semplificazione di adempimenti burocratici e procedure, i rapporti tra Pubblica Amministrazione, cittadini e aziende. Anche negli appalti pubblici sono previsti meno oneri per le imprese con nuove norme sulle gare e con l’istituzione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici”.
Infatti ogni anno le imprese presentano in media la stessa documentazione 27 volte alle varie stazioni appaltanti. Con
In questo modo saranno fortemente semplificate le procedure di verifica e le imprese saranno alleggerite dall’incombenza di produrre più volte certificati e documentazioni dei requisiti richiesti. Il risparmio stimato per le PMI è di circa 140 milioni all’anno.
Sempre in tema di Appalti, viene introdotta la responsabilità solidale tra appaltatore e committente: “in caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché (versare) i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell'inadempimento”.
Il Decreto, infine, interviene anche in materia di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): il Governo, entro il 2012, individuerà in modo tassativo le attività soggette alla Scia, che consente l’avvio dei lavori senza dover attendere i 30 giorni previsti dalla precedente Dia (denuncia d’inizio attività), quelle soggette ad una semplice comunicazione e le attività del tutto libere. Com