"Berlusconi è certamente anche innocente nel merito delle vicende al centro del processo milanese. Quello che è grave è che ci siano magistrati che hanno negato l'evidenza sulla prescrizione. Questa gente deve essere allontanata dalla magistratura. Assumerò iniziative in tal senso perché è incompatibile con la certezza del diritto l'appartenenza alla magistratura di chi nega l'evidenza del diritto e del calendario. Allontanare questa gente è un dovere per garantire i principi della Costituzione. Ne faremo una crociata". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.
"A furia di leggi ad personam e di fantomatici legittimi impedimenti siamo al paradosso dell'esistenza di un corrotto senza corruttore. Non voglio commentare ulteriormente questa sentenza, mi auguro però che sia da stimolo per riformare il nostro sistema penale. Non è infatti accettabile che pochi privilegiati possano usufruire di incarichi istituzionali e mettere in campo pratiche dilatorie, peraltro del tutto avulse dalla sfera della garanzia del diritto di difesa, per mandare in fumo processi su cui si gioca la credibilità del paese. Come ha recentemente dichiarato il vicepresidente del Csm, la prescrizione di un reato di corruzione è sempre una sconfitta per lo Stato, chiunque sia l'imputato. Oggi lo Stato ha perso". Così la capogruppo democratica nella commissione giustizia della Camera, Donatella Ferranti
''Il collegio giudicante ha dovuto rispettare la legge, malgrado la sollecitazione del Pm, il ben noto De Pasquale, il quale ha cercato in ogni modo di ignorare i tempi della prescrizione che erano certi e ben precisi. E' stata evitata la condanna di un innocente anche se in tutti questi anni Berlusconi è stato scientificamente attaccato sul piano giudiziario dai settori politicizzati della magistratura''. Lo dice il capogruppo del pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.
''La prescrizione non restituisce al presidente Berlusconi il diritto ad una piena difesa per dimostrare la sua innocenza, ma rende vano e inutile l'accanimento giudiziario che Berlusconi ha subito e che nessuno potrà risarcire. E' ora giunto il tempo di riformare la giustizia''. Lo dichiara Mariastella Gelmini del Pdl, in merito alla sentenza sul caso Mills.
"Ancora una volta la prescrizione salva Berlusconi dalle sue responsabilità. Resta, però, il fatto obiettivo che i giudici, anche in esito al dibattimento, non hanno potuto procedere all'assoluzione 'per non aver commesso il fatto' perché evidentemente, il fatto l'ha commesso eccome". Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Solo che, anche oggi, come altre volte, tra un rinvio e l'altro, Berlusconi è riuscito a tirarla così alla lunga da scamparla. Un comportamento, questo, che di regola appartiene ai delinquenti comuni ma, in questo caso, prendiamo atto che si tratta di una persona che era presidente del Consiglio e che si adoperava anche per far fare leggi che riducessero i tempi della prescrizione".
"A Milano tutto finito bene? No, è finita malissimo. Perché la prescrizione non rende giustizia all'innocenza dell'imputato Silvio Berlusconi, ma soprattutto nasconde quell'autentico buco nero che è la responsabilità civile dei giudici". Per Osvaldo Napoli, vice presidente dei deputati del Pdl, con la prescrizione del reato contestato a Silvio Berlusconi nel processo Mills "si è salvato il comportamento indecente di un Pm che ha preteso, in assenza di prove, di arrivare comunque a una condanna".