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Bruno Murgia (deputato Pdl): Rai, sbagliato pretendere il pagamento del canone da chi possiede un computer.

«La Rai ha lanciato una nuova campagna di informazione per ricordare a tutti gli imprenditori che è obbligatorio pagare il canone anche se si detiene un computer collegato alla rete Internet. Un'attività di comunicazione istituzionale preceduta da una lunga serie di accertamenti a carico di società e studi professionali. L'interpretazione estensiva della normativa vigente consente infatti di colpire anche i possessori di apparecchiature elettroniche», queste le considerazioni del deputato del Pdl Bruno Murgia in merito allo spot che viene trasmesso da qualche ora sulle frequenze di viale Mazzini.

«Il combinato disposto di una serie di articolati consentirebbe poi di esigere il canone anche da chi ha un semplice Ipad – spiega il componente della commissione Cultura – Una patente stortura che ho sempre criticato. Proprio per evitare che milioni di imprese siano costrette a versare questo nuovo balzello ho presentato nel 2008 una proposta di legge per esentare i proprietari di pc, videofonini e palmari. Un testo attualmente assegnato alla commissione Trasporti. Pretendere denari da chi paga regolarmente il canone per le proprie abitazioni non è tollerabile. Specie in un periodo in cui il “Piano di ridimensionamento” varato dai vertici Rai comporterà un peggioramento del servizio pubblico».

«La crisi economica impone poi cautela – conclude Murgia – La pressione fiscale ha già superato il livello di guardia. Per fare cassa la Rai potrebbe bussare alle porte della Pubblica amministrazione piuttosto che nelle officine degli artigiani. Per una brutta consuetudine molti Enti si sono sempre considerati esenti dal pagamento dell'imposta. Un malcostume che sarebbe il caso di interrompere».