Il giovane, particolarmente attraente, dallo sguardo penetrante, affabile e cortese, indubbiamente molto abile, è riuscito a “rifilare” falsi monili in oro a negozianti anche abbastanza esperti, adducendo quale scusa il fatto che si trattasse di oggetti che - seppur particolarmente cari sul piano affettivo, poiché ricevuti in regalo in occasione del matrimonio - si era reso necessario vendere per fronteggiare un periodo di grave disagio economico in ambito familiare.
Per ingannare l’acquirente affinché si convincesse della loro autenticità, le collane o braccialetti proposti avevano il solo gancetto di chiusura in oro, con tanto di marchio. Il resto era un’ottima riproduzione, ma di volgare metallo abilmente cromato della giusta tonalità di colore. Pertanto, le vittime, nella maggior parte dei casi, si sono poi accorte solo in un secondo momento della truffa subita e, quindi, non rimaneva altro che denunciare il reato . Comunque le caratteristiche fisiche della donna ed il fatto che in una circostanza si sia fatta sfuggire dei particolari riferiti alla località di residenza, hanno permesso agli investigatori della Stazione cc di Villanova di estendere gli accertamenti anche ad Olbia, dove, con la collaborazione dei colleghi del comando territoriale del capoluogo del Nord Sardegna, sono riusciti ad individuarla ed identificarla. La refurtiva è stata quasi tutta recuperata e sottoposta a sequestro. L’ammontare complessivo della truffa è di circa euro 10.000,00.
Secondo quanto denunciato dalle vittime della truffa, sono 11 i fatti di reato: 7 truffe consumate e 4 tentate . I denuncianti sono invece 7 perché quattro di loro, essendo titolari di due diversi esercizi commerciali (ubicati sia in differenti zone del capoluogo, ovvero a Cagliari ed in altro comune dell’hinterland), hanno ricevuto due distinte “visite” da parte della bella signora.
I militari comunque non escludono che il numero degli esercenti che sono rimasti vittima di tali truffe sia più esteso e riferito anche ad altre località dell’isola.