Versa in gravi condizioni l'uomo salito sul traliccio in Valle Clarea per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Maddalena di Chiomonte. Secondo
le prime ricostruzioni, Luca Abbà, 37 anni, queste le sue generalità, sarebbe sbucato all'improvviso dai boschi per arrampicarsi su un traliccio dell'alta tensione. Non è ancora chiaro se la sua caduta sia dovuta a folgorazione oppure ad una perdita di equilibrio.
L'uomo è uno dei simboli dell'opposizione alla Torino-Lione. Ora è ricoverato al Cto di Torino, dove è stato portato in elisoccorso.
Secondo le prime informazioni, Luca Abbà, il militante no-tav sarebbe precipitato da un traliccio dell'alta tensione nei pressi della baita Clarea ed avrebbe riportato ustioni su più parti del corpo causate da una scossa
elettrica. L'uomo ha anche riportato un politrauma dovuto alla caduta da un'altezza di 15 metri ed è stato trasportato al Cto di Torino.
È partita questa mattina, subito dopo l'inizio delle operazioni di allargamento del cantiere dell'alta velocità alla Maddalena di Chiomonte, la mobilitazione sul web del popolo no Tav. L'invito, si legge sui siti del movimento, è di raggiungere Giaglione. Per chi non può arrivare oggi a Giaglione - si legge - l'appuntamento sarà a Bussoleno alle 18. Secondo i siti no Tav altre
iniziative saranno organizzate alla stessa ora in diverse parti d'Italia.
La Confederazione unitaria di base di Torino ha indetto uno sciopero generale provinciale per protestare contro l'esproprio dei terreni per l'ampliamento del
cantiere della Tav in Val Susa.
La Confederazione, in una nota, parla di "attacco al presidio No Tav della Clarea" e afferma che la caduta di Luca Abbà dal traliccio è stata "provocata dall'inseguimento da parte dei poliziotti".
"Preso atto dell'incidente avvenuto questa mattina presso il cantiere della Maddalena e del clima di tensione che si sta creando in Valle di Susa si chiede la sospensione delle operazioni in corso". È quanto chiede con una
lettera inviata al prefetto di Torino Alberto Di Pace il presidente della comunità montana Val Susa e Val Sangone, Sandro Plano.
Oggi alle 8 erano incominciati i lavori di ampliamento della recinzione del cantiere della Maddalena, funestati da un incidente. Un militante No Tav salito su un traliccio nei pressi della baita Clarea è caduto, forse folgorato dall'elettricità, ed ora versa in gravi condizioni.
"Il problema non è Caselli ma la violenza: il movimento No Tav deve prendere le distanze da violenti perché altrimenti fa del male a se stesso. Se ha ragione così si mette dalla parte del torto". Lo ha ribadito il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, ospite di '24 Mattino' su Radio 24. Riguardo alle scritte e alle minacce apparse ai suoi danni negli ultimi tempi Caselli ha sottolineato: "Guai se questo fosse valutato come un attacco circoscritto a me: è un attacco alla giurisdizione, un attacco alla democrazia, è una ricerca di impunità e privilegi. C'è qualcuno che non ci sta a essere uguale agli altri di fronte
alla legge.