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Terza Commissione consiliare: Audizioni dei direttori generali degli Assessorati del Lavoro, della Sanità, degli Affari generali e dell’Amministratore delegato di Sardegna.it

La Terza Commissione (Finanze), presieduta da Pietro Fois (Riformatori sardi) ha sentito in audizione i direttori generali dell’Assessorato agli Affari generali Graziano Boi e Antonio Quartu, del Lavoro Massimo Temussi, della Sanità Gianluca Calabrò e l’Amministratore delegato di Sardegna.it Marcello Barone sulle problematiche finanziarie connesse al settore dell’e-governement della Regione.

Scopo dell’audizione, ha sintetizzato il Presidente della Commissione Fois, “quello di effettuare una ricognizione puntuale sull’intero settore verificando sia le possibilità di sinergie e compatibilità fra i vari sistemi informativi utilizzati dall’amministrazione regionale, sia i costi degli stessi in rapporto alla qualità, all’efficienza ed all’efficacia dei servizi e delle prestazioni.”

Dalle esposizioni dei tecnici, integrate in tempi brevi da documenti di dettaglio che saranno messi a disposizione della Commissione, sono emerse numerose indicazioni interessanti. La Sardegna spende in innovazione tecnologica l’1% del suo bilancio, contro il 2,5% delle altre regioni. In particolare, dal 2006 ad oggi sono stati investiti nel settore circa 170 milioni di euro, la maggior parte dei quali (110 milioni) provenienti da fondi europei, con costi di gestione annui corrispondenti al 20% del capitale investito ed assolutamente in linea con operazioni strategiche di questo livello, anche considerando che l’introduzione di processi avanzati di innovazione hanno sempre generato crescita economica.

 Il problema, complessivamente, è che il sistema non è ancora a regime e, di conseguenza, i risultati (soprattutto quelli “percepiti” dai diversi destinatari) sono ancora inferiori alle attese. “Entro il 2012-ha affermato l’Amministratore delegato di Sardegna.it Marcello Barone-contiamo di uscire dal tunnel, a condizione di poter operare secondo una visione integrata ed in quadro unico dei vari sistemi informativi che consentirà non solo di raggiungere la piena efficienza delle tecnologie ma anche un reale controllo sulla spesa, ora frazionata nei diversi capitoli delle direzioni generali dell’amministrazione.” Pensiamo di potercela fare, ha aggiunto Barone, “anche se molti progetti avviati in passato erano nati male dall’inizio (nella sanità ad esempio), ma non avevamo alternative. Tornare indietro avrebbe significato buttare via un sacco di soldi: abbiamo preferito salvare l’investimento e cercare di far funzionare le strutture”. Per quanto riguarda Sardegna.it, ha concluso, come società in house “ha sicuramente la capacità di gestire il nuovo processo di centralizzazione a condizione che le conoscenze ingegneristiche restino di proprietà della Regione lasciando tutto il resto al mercato, possibilmente territoriale, senza consegnarsi mani e piedi alle multinazionali del settore.”

Gli interventi dei tecnici hanno stimolato un articolato dibattito, nel corso del quale hanno preso la parola il Presidente del gruppo Misto on. Luciano Uras, Roberto Capelli, il Capogruppo del Pdl on. Mario Diana, il Capogruppo dell’Idv Adriano Salis, Franco Sabatini del Pd ed il Capogruppo dell’Udc-Fli on. Giulio Steri.

 

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