Press "Enter" to skip to content

Giorgio Locci (PdL): “La riforma sanitaria licenziata dalla Commissione consentirà di risparmiare e garantire la stessa qualità e quantità di servizi”

«Tagliare i costi della sanità mantenendo intatti i servizi è possibile se viene approvata dall’aula la legge di riforma licenziata dalla Commissione Sanità nel mese di giugno scorso».

Lo ha sostenuto Giorgio Locci, consigliere regionale del PdL e componente la Commissione Sanità del Consiglio regionale che questa mattina ha indetto una conferenza stampa per spiegare i motivi per cui appare urgente portare alla discussione e all’approvazione dell’aula il testo unificato sul riordino del servizio sanitario regionale (SSR).

Giorgio Locci, affiancato da Onorio Petrini, suo collega di partito e di Commissione, ha spiegato come la proposta di testo unificato contiene, al suo interno, parti innovative per il servizio sanitario, già sperimentate in altre regioni d’Italia.

«La parte sicuramente più importante approvata dalla Commissione – ha sottolineato Locci - è quella che riguarda l’istituzione della “macroarea Sardegna” (regioni quali Toscana, Veneto, Marche, Emilia Romagna, hanno introdotto già nel 2002) che permette l’integrazione interaziendale delle funzioni amministrative per raggiungere obiettivi di efficienza. Si tratta di una struttura di supporto tecnico-amministrativo con concentrazione ed integrazione delle competenze e con la realizzazione di economie di scala».

In pratica, la macroarea (c’è anche la proposta per realizzarne due suddividendo la Sardegna fra nord e sud) che avrà il compito di gestire il patrimonio, reclutare il personale, gestire e organizzare le reti informatiche, organizzare e gestire i magazzini economati e farmaceutici, centralizzare i servizi di bilancio e gestione delle risorse finanziarie con lo scopo di giungere, entro un anno, al pagamento centralizzato delle fatture; inoltre, la macroarea fungerà da centrale di committenza per acquisti di beni e servizi.

«L’appalto centralizzato relativo alla spesa farmaceutica – spiega il Consigliere regionale – consentirà di ridurre le spese da un minimo del 10% fino al 20-25%, per ogni gara d’appalto, il che vuol significare un taglio dei costi compreso fra i 230 e 460 milioni di euro senza intaccare la qualità del servizio erogato».

«Occorre affrontare la riforma sanitaria senza timore e in accordo con l’opposizione e senza preconcetti – ha proseguito – ed evitare che il testo già licenziato marcisca nei cassetti del Consiglio. Anche se in Commissione abbiamo preferito rimandare all’aula lo scorporo, il testo licenziato contiene in sé grandi e importanti novità quali, ancora la costituzione di dipartimenti ospedale-territorio e interospedalieri, sia intraziendali che interaziendali per particolari patologie specialistiche e la possibilità di costituire distretti interaziendali a carattere funzionale con particolare attenzione alle aree psichiatriche e alle aree materno-infantile».

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Giorgio Locci ha concluso affermando che i contrasti con i Riformatori possono essere risolti attraverso gli accordi di maggioranza e questi vanno rispettati, come del resto ha fatto il PdL quando si è discusso in aula, ad esempio, sulla legge sul golf».

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »