"Ho avuto una serie di incontri in Europa, Merkel e Sarkozy saranno a Roma il 20 gennaio. L'agenda europea è concentrata su due tematiche: la disciplina di bilancio e la crescita". La finanza, ha detto questa mattina il primo ministro italiano Monti nell'informativa alla Camera, ha percepito "una certa inadeguatezza" dei provvedimenti adottati a Bruxelles per la crescita.
"Non vorrei che si pensasse che in questa fase si stiano introducendo vincoli ulteriori sulla disciplina di bilancio, non è così - ha aggiunto Monti - Ci muoviamo in un quadro di rigore e di continuità". "Il rientro dal debito" per quanto riguarda l'Italia è stabilito in sede Ue "già un anno fa". "Un percorso severo", lo definisce il presidente del Consiglio.
A giudizio di Monti per ridurre il debito è importante che ci siano due criteri:
"una forte e continua diminuzione, ma anche un quadro qualitativo di criteri di applicazione per definire il piano di rientro. Noi - aggiunge Monti - dobbiamo evitare che si introducano vincoli più rigidi, limiti procedurali o ulteriori sanzioni rispetto a quelli già esistenti nel patto di stabilità e crescita. Per questo motivo stiamo spingendo sulla crescita".
Monti si sofferma quindi sulla strategia che deve portare avanti il governo: "Non bisogna mettere in dubbio la volontà dell'Italia di stare al gioco europeo della disciplina finanziaria necessaria e ragionevole, ma non bisogna cedere neanche di un millimetro rispetto a quel ventaglio di valori qualitativi per evitare di rimanere prede di un formalismo eccessivo".
Monti vuole dunque che si ponga l'accento sullo sviluppo: "Non vedo l'ora - osserva - che si possa chiudere la trattativa su questo trattato. E' importante la conferma della disciplina di bilancio, ma l'Europa non è solo questo, bisogna passare oltre ed investire sulla crescita".
Monti dice "no alla crescita effimera" tramite "politiche lasche". Occorre - sottolinea - sfruttare tutte le potenzialità dell'Europa. "Finora non è stato fatto nulla in questo senso dalle istituzioni europee. Stiamo operando - chiarisce il premier - non solo con la Germania e la Francia, ma anche con Polonia e Gran Bretagna che hanno una visione di crescita attraverso l'integrazione dei mercati. Una visione - conclude Monti - utile per l'Italia".