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Giornata della memoria, Napolitano: no a rigurgiti di antisemitismo

''Un scuola di memoria. Questo impegno rappresenta il miglior antidoto a quei rigurgiti di negazionismo e antisemitismo, di intolleranza a di violenza che ''per quanto marginali sono da stroncare sul nascere''. Lo afferma Giorgio Napolitano, intervenendo alla cerimonia del 'Giorno della memoria' al Quirinale. 

I valori dell'Unione Europea - rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti alle minoranze - non devono essere dimenticati ha detto Napolitano di fronte ad una platea nutrita di studenti ricorda l'art.2 del Trattato sull'Unione Europea e sottolinea: "si' l'Europa è questo. Non dimentichiamocene solo perché la nostra attenzione è oggi spasmodicamente concentrata sulla grave crisi finanziaria ed economica in atto da tre anni, sull'emergenza che ha investito l'eurozona, sulle quotazioni giorno per giorno, dei titoli del debito pubblico. Dobbiamo fare i conti con queste assillanti realtà, ma non perdiamo di vista il senso e i valori della costruzione europea". Le ragioni del nostro stare insieme "sono li "in quel fondamento di pace e di civiltà su cui l'Europa ha trovato la sua unità ed è chiamata a far leva per il suo futuro". 

"Il cancelliere tedesco signora Merkel ha parlato ieri, un'importante intervista del suo sentimento dell'Europa, un continente col quale si può contribuire a plasmare il mondo, nel senso della dignità dell'uomo, delle libertà e dello sviluppo sostenibile". ha detto il presidente "Ella ha parlato, in termini che condivido e apprezzo della sua visione dell'Europa 'come unione politica'. E con una frase molto forte ha aggiunto - ha osservato ancora il Presidente della Repubblica - 'l'Europa è la nostra fortuna...se non avessimo l'Europa forse anche la nostra generazione ci farebbe la guerra'". "Si - ha proseguito il Capo dello Stato - ed ecco perché occorre essere vigilanti e fermi contro ogni ricaduta nel nazionalismo, nella ricerca del nemico, nel rifiuto del diverso".