Sarà Roberto Capelli (Api-Misto) il relatore interno che avrà il compito di elaborare un testo urgente in materia di ordinamento degli enti locali.
Lo ha stabilito questa mattina la Prima commissione (Autonomia), presieduta da Paolo Maninchedda (Psd’Az), riunita in seduta pubblica. In particolare Capelli, facendo sintesi delle proposte di legge presentate, dovrà stilare la normativa di carattere urgente e transitorio per permettere lo svolgimento delle elezioni amministrative della prossima primavera. “Il testo approderà sul tavolo della commissione già il prossimo lunedì e dovrebbe contenere anche disposizioni sulle Province”, ha spiegato il presidente Maninchedda. Ed è stato proprio il nodo delle Province, e nello specifico di quella di Cagliari, al centro del dibattito della seduta. Nell’introdurre i lavori Maninchedda ha ribadito la posizione più volte rimarcata successivamente dai consiglieri della commissione: “Non si può staccare la spina alle Province immediatamente e senza operare un riordino delle funzioni – ha spiegato ricordando le disposizioni contenute nel decreto del governo Monti – occorre una disciplina transitoria”. La proposta avanzata dal presidente della commissione è stata quella di “trasformare provvisoriamente le Province in enti di secondo livello, con una scadenza precisa al 2015”. Maninchedda ha anche ipotizzato di scindere la questione relativa alla situazione venutasi a creare nella Provincia di Cagliari dopo la decadenza del presidente Graziano Milia, dal percorso più generale di riordino della disciplina sugli enti locali, “per evitare che posizioni politiche divergenti in merito possano inficiare il percorso unitario che ha portato all’ordine del giorno 41 su cui questa commissione basa tutto il lavoro delle riforme istituzionali”. La posizione del presidente ha trovato il pieno accordo dei consiglieri che si sono comunque espressi sulle ipotesi per il futuro della Provincia cagliaritana escludendo la soluzione del commissariamento.
Sulla riforma dell’organizzazione dell’amministrazione regionale e del personale della Regione la commissione ha individuato come relatori Franco meloni (Riformatori) e Luciano Uras (Sel-Misto).
Il presidente Paolo Maninchedda ha poi portato all’attenzione dei commissari una lettera ricevuta da Gian Valerio Sanna con la quale l’esponente del Pd ha presentato le sue dimissioni dall’incarico di relatore interno sulla legge statutaria, motivate dai pressanti impegni in commissione Bilancio. “Questa lettera ci pone di fronte a un serio problema politico – ha affermato Maninchedda – si deve riflettere sull’effettivo impegno di ciascuna forza politica sulle riforme. Se non verrà mantenuto da tutti l’impegno per uno sforzo unitario sul cammino delle riforme verrà meno anche il mio”. Per chiarire e confermare l’impegno del Partito Democratico sulle riforme è intervenuto il capogruppo Giampaolo Diana: “Le dimissioni del collega Sanna non hanno alcun valore politico né significano il venir meno dell’impegno del partito sul percorso delle riforme”. “Forse non ci sarebbero state le dimissioni se tutti fossimo stati in grado di curare meglio i rapporti tra la commissione e i partiti e se ci fosse stata maggiore correttezza”.
La commissione ha poi deliberato all’unanimità di respingere le dimissioni di Gian Valerio Sanna. Com