È conclusa l'ispezione della nave Costa Concordia, naufragata nella notte nei pressi di Isola del Giglio. A bordo, spiega a TMNews il tenente colonnello della Gdf Italo Spalvieri, "non c'è più nessuno e dall'isola tutti sono già stati trasferiti a Porto Santo Stefano". La nave è coricata a dritta su un fianco, quasi completamente coperta d'acqua.
Ad ora sono sempre 3 le vittime accertate e 50 i feriti. Si presume che i dispersi possano essere 16. Al momento, le tre vittime non sono state ancora identificate. La Gdf nel pomeriggio continuerà le ricerche "con un elicottero per rintracciare eventuali dispersi che possano essere andati alla deriva in mare nella notte".
La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo di indagine per naufragio, disastro e
omicidio colposo, in merito al naufragio della Costa Concordia, che ha provocato, accertate, tre vittime, nei pressi dell'isola del Giglio. Non risultano ufficialmente indagati. Da una ulteriore ricostruzione dell'incidente, è emerso che il comandante della nave ha cercato, una volta accortosi di una prima collisione, probabilmente con uno scoglio, di avvicinarsi ancora di più all'isola. Solo questo avrebbe evitato una tragedia di proporzioni ben più ampie. Infatti la nave si è praticamente incagliata, in un punto di mare piuttosto basso.
A bordo della Costa Concordia, in base all'ultimo dato fornito dall'armatore, erano imbarcati in 4234, di cui 52 bambini tra 0 e 6 anni. Di questi, spiega il prefetto di Grosseto, "ne abbiamo rintracciati al momento 4165. C'è una differenza di circa 70 persone ma stiamo facendo una ricerca, praticamente porta a porta al Giglio"
È di tre morti e 10 feriti il bilancio dell'incidente della nave da crociera Costa Concordia avvenuto questa notte al largo dell'isola del Giglio. Verifiche sono in corso sui dispersi soprattutto nella parte della nave che risulta sommersa dove sono all'opera squadre di sommozzatori per verificare se qualcuno sia rimasto intrappolato.
La nave, che appare adagiata su un fianco appoggiata al fondale, presenta sulla fiancata sinistra uno squarcio lungo almeno 70 metri e un'inclinazione di oltre 80 gradi dalla parte opposta. Molti gli interrogativi sull'incidente che secondo alcuni passeggeri sarebbe stata fuori rotta di alcune miglia.
"Non può esservi dubbio: la nave ha preso uno scoglio. Le indagini dovranno stabilire perché: può essersi trattato di errore umano o di avaria degli apparati elettronici". E' quanto ha detto all'Ansa un esperto di navigazione che si trova nell'area dell'incidente e che ha sommariamente ispezionato da sottobordo la Costa Concordia.
Nello squarcio della nave infatti appare visibilmente incastrato un masso strappato, secondo una prima ricostruzione, da un gruppo di scogli denominato "le Scole" che si trovano a circa 500 metri alla destra del porto guardando la terraferma. Dopo il violento impatto chi era alla guida della nave avrebbe cercato di portare la nave verso fondali più bassi.
La nave con a bordo 4.229 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio era partita da Civitavecchia circa due ore e mezza prima dell'incidente: i passeggeri erano a cena quando si è avvertito un forte boato e si sono succeduti diversi black out.
“È stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire" raccontano alcuni dei passeggeri che hanno lamentano l'inadeguatezza del personale a bordo della nave nell'assistenza ai soccorsi.
Sono 3.179 le persone già state trasferite dall'isola del Giglio al continente: di questi circa 600 passeggeri sono stati trasferiti all'aeroporto di Fiumicino dove l'Alitalia ha messo a disposizione tutti i posti disponibili per il rientro dei croceristi nei paesi di origine. È in corso l'interrogatorio del comandante della Costa Concordia che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato cos tanto alla costa. Intanto la Capitaneria ha aperto un'inchiesta.