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Manovra finanziaria regionale – Uras (Sel): “Manovra datata, va riscritta integralmente”.

Luciano Uras (Sel), presidente del Gruppo Misto, durante la conferenza stampa convocata questa mattina in Consiglio regionale, ha affermato: "La Manovra finanziaria regionale va riscritta integralmente perché datata".

Per Uras "a causa della mancata applicazione del nuovo regime di entrate al Bilancio della Regione potranno mancare circa 800 milioni anche in questo esercizio, a cui vanno a sommarsi gli effetti delle Manovre Berlusconi, della legge di stabilità, dell’ultima Manovra Monti e del mancato gettito per contrazione del Pil; in totale un miliardo di euro in meno. Basta con le Manovre fac-simile copiate dagli anni precedenti – ha proseguito il consigliere di Sel – il momento attuale è contraddistinto da elementi di straordinarietà e come tale deve essere affrontato".

Le strade da intraprendere illustrate dai consiglieri di Sinistra Ecologia e Libertà riguardano innanzitutto il ruolo centrale del Consiglio regionale che "deve attivare immediatamente un’interlocuzione con Parlamento e Governo per l’attuazione dell’articolo 8 dello Statuto e la conclusione dell’iter di approvazione delle norme di attuazione". "E’ necessario inoltre - ha precisato Uras - scrivere un bilancio vero, privo di quelle entrate che al momento sono soltanto immaginarie e di spese insostenibili. A proposito delle spese Uras ritiene che si debba provvedere immediatamente a un taglio di quelle correnti, soprattutto nell’amministrazione pubblica, per destinare risorse agli investimenti. E’ arrivato il momento di mettere mano a un apparato burocratico-amministrativo ormai compromesso politicamente per snellire le procedure e superare le paralisi amministrative di spesa".

Ribadendo l’urgenza di una soluzione della vertenza entrate che passi per il Consiglio regionale Uras ha insistito sulla necessità che le nuove somme acquisite dallo Stato siano immediatamente "rese disponibili e siano rivisti i limiti di spesa del patto di stabilità per dare alla Sardegna la possibilità concreta di investire sulla propria economia e ridurre il danno sociale causato dalla crisi. Siamo sull’orlo del baratro – ha concluso – e non c’è tempo da perdere". Red.