Press "Enter" to skip to content

Monti, andremo fino in fondo con riforme strutturali

Il nuovo Governo italiano intende "andare fino in fondo" per portare a termine "riforme strutturali" . Lo ha sottolineato il Premier Mario Monti nella conferenza con il presidente della commissione Ue Manuel Barroso, assicurando l'impegno suo e del governo a ricercare "il massimo del consenso" e la realizzazione di un clima politico "meno conflittuale". Monti non ha mancato di ironizzare e correggersi per il suo impegno ad "andare a fondo" con le misure anticrisi. "Volevo dire - ha detto ridendo- che intendiamo andare fino in fondo".

Ci sarà "continuità” sul lato del consolidamento di bilancio rispetto al governo passato, "ma ci sarà maggiore attenzione alla crescita, alle riforme strutturali e alla ricerca del consenso in parlamento e fra le forze sociali" ha affermato il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Bruxelles.

Non so se il tema degli eurobond sarà discusso nella trilaterale, ma continuo ad essere dell'idea che non vi debbano essere "tabu"' come risolvere la crisi. Così Mario Monti da Bruxelles, ricordando che il tema in questione fu da lui proposto anche se in un ambito diverso, e cioè in uno studio sul mercato unico.

"Non c'è contraddizione tra il rigore e la crescita attraverso le riforme strutturali. Anzi, la sostenibilità di bilancio ha bisogno di essere sostenuta da una crescita maggiore". Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine di un incontro con il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy.

Secondo Mario Monti non c'è spazio per i dubbi, relativamente al fatto che l'andamento del ciclo economico debba incidere sulla quantificazione degli obiettivi di bilancio. E' stato lo stesso presidente del Consiglio a chiarirlo davanti ai giornalisti, che sottolineavano come una sua precedente frase avesse dato adito ad interpretazioni diverse circa questo tema. Con il presidente della Commissione Barroso, aveva detto il premier, abbiamo parlato della "questione del se e come si debba tenere conto del ciclo nella determinazione quantitativa degli obiettivi".

Monti, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, ha chiarito: "La domanda era chiara e anche la risposta era chiara. Ho semplicemente detto che quel punto (il pareggio di bilancio nel 2013, Ndr) non e' stato discusso con il presidente Barroso" e che sarà oggetto dell'incontro con il commissario Ue, Olli Rehn. "Posso solo ribadire che il monitoraggio stabilito con l'Ue sulle misure è benvenuto e non è visto con retro pensieri", ha aggiunto Monti sottolineando che per il governo "c'è piena sintonia con quello che l'Europa ci chiede".

"Nonostante le difficolta economiche notevoli, l'Italia è determinata ad affrontare le proprie sfide una volta per tutte". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue José Barroso nel corso di una conferenza stampa congiunta col premier italiano Mario Monti a Bruxelles. 

L'Italia, ha spiegato, è davanti a "sfide enormi ma superabili". Quelle avanzate da Monti, ha continuato, sono "iniziative ambiziose" che affrontano i problemi "nel modo corretto".

"E' importante che sia condotto e reso pubblico un monitoraggio regolare ed obiettivo delle azioni di riforme economica dell'Italia" ha detto il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso. "La Commissione ha ricevuto il mandato di fare questa valutazione.

"Il nostro team è già stato a Roma e presenterà il suo rapporto all'Eurogruppo. Torneremo a Roma presto", ha aggiunto Barroso, dicendosi convinto di potere contare sulla "piena collaborazione" delle autorità italiane.

"L'Italia presenterà molto, molto presto le misure", per risolvere la crisi. Lo ha detto il presidente permanente della Ue Herman Van Rompuy dopo l'incontro con il premier Monti durato circa un'ora.

L'Italia "avrà un ruolo chiave nel progetto europeo" mentre l'Unione europea "affronta una sfida sistemica" ha detto Van Rompuy. A suo giudizio secondo servono "riforme importanti per avere più disciplina fiscale e integrazione" in Europa.

"Conosco Mario Monti da molti anni, siamo stati regolarmente in contatto in questi mesi e sono contento di averlo al tavolo del Consiglio dell'Unione Europea".

L'azione del governo italiano per affrontare la crisi si fonda su "tre pilastri", secondo il presidente del Consiglio Ue Van Rompuy, che dopo l'incontro con il premier Monti li ha indicati come "disciplina fiscale, crescita economica ed equità sociale". Van Rompuy ha aggiunto che il governo "costruirà” sulla base "della forza dell'economia italiana".

 

 

Sarà una giornata fitta di incontri e colloqui quella che vedrà impegnato oggi a Bruxelles il presidente del Consiglio Mario Monti nella sua prima missione ufficiale presso le istituzioni Ue. Monti vedrà il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, poi incontrerà il presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy. Successivamente il premier incontrerà il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, i due vicepresidenti italiani del Parlamento europeo, Gianni Pittella e Roberta Angelilli e tutti gli europarlamentari italiani.

Lo "ringrazia" per "l'importante responsabilità" che si è assunto in un momento difficile. Gli esprime "fiducia" nell'Italia e il sostegno degli Stati Uniti e lo invita ad un
incontro da tenersi a breve. Il presidente Barack Obama parla con il primo ministro italiano Mario Monti, in un telefonata che inaugura quella che sembra essere una nuova stagione nelle relazioni e nel dialogo transoceanico, in un momento in cui gli
Stati Uniti e l'Europa devono lavorare insieme per affrontare e risolvere la crisi che si è abbattuta sull'Occidente.

Intanto anche ieri rendimenti e spread dei titoli di Stato italiani sono fluttuati attorno a livelli di guardia, mentre la Borsa di Milano è crollata del 4,74, accusando ancora una volta il calo peggiore in Europa. E parallelamente alle numerose questioni da affrontare sull'economia italiana, sono molteplici anche a livello europeo i temi su cui il nuovo esecutivo è chiamato a cimentarsi. Le autorità comunitarie e i vari governi nazionali si ritroveranno tra sole tre settimane in quello che si annuncia come un altro vertice di emergenza, vista la dinamica degli eventi attuali: il Consiglio tra capi di Stato e di governo del 9 dicembre prossimo.