Approvate le linee guida per l’housing sociale, con una delibera adottata dal Commissario del Comune di oristano, Antonello Ghiani. Il provvedimento, mira a favorire “la possibilità di incrementare l’indice di fabbricabilità territoriale fino ad un massimo del 30% a patto che, in accordo con l’Amministrazione comunale, vengano attuate politiche di housing sociale. La funzione specifica affidata al social housing, superando quella che nel corso degli anni è stata affidata ai tradizionali strumenti di edilizia sovvenzionata e agevolata, è quella di soddisfare i bisogni abitativi della popolazione in termini di accesso e permanenza in abitazioni adeguate e a prezzi accessibili – ha chiarito Ghiani - L’obiettivo principale è di intervenire principalmente per andare incontro a particolare esigenze sociali e quindi, a favore di quei nuclei familiari in particolari condizioni di disagio, che non possono ricorrere al mercato per soddisfare il bisogno del bene primario della casa. Le linee guida previste dal Comune si configurano come la cornice all’interno della quale attuare interventi particolarmente importanti per l’impatto sociale che possono generare, ma anche per lo stimolo che possono assicurare al mercato delle costruzioni – dice ancora Ghiani - Quello della casa è un problema molto sentito anche a Oristano – conclude - e mi sembra significativo il rilievo che il Consiglio comunale ha voluto assicurare a questo tema che qualifica il Comune tra quelli più attivi in campo nazionale”.
Le linee guida prevedono alcune tipologie di intervento: l’offerta da parte del Comune di alloggi realizzati dai lottizzanti e ceduti all’Amministrazione che li acquisisce al patrimonio e li assegna secondo i metodi previsti dalle norme, l’offerta di alloggi messi a disposizione dai privati e destinati alla locazione a canone moderato e/o concordato, l’offerta di alloggi attuata mediante associazioni no-profit o soggetti istituzionali. I beneficiari sono le fasce socialmente più deboli: nuclei familiari con redditi bassi, giovani coppie a basso reddito in cerca di prima abitazione, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, persone colpite da provvedimento di sfratto, soggetti che a seguito della perdita del lavoro non sono più in grado di affrontare affitti a libero mercato; soggetti aventi necessità abitative temporanee in particolari condizioni di disagio, immigrati regolari a basso reddito, categorie specifiche di lavoratori, come militari, addetti alle forze dell’ordine e via dicendo.
L’attuazione delle politiche di housing sociale, quindi, sarà favorita attraverso il riconoscimento di maggiorazioni volumetriche. Com