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Manovra – Contributo del 3% sopra i 300mila euro.

Il Governo intende porre la fiducia sul Testo Commissione della Manovra, con le seguenti aggiunte:
- aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio
pubblico; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 300.000 euro; adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014.

Giovedì il Consiglio dei Ministri approverà l'introduzione in Costituzione della "regola d'oro" sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

Contributo di solidarietà passa da 500mila a 300mila euro - "Il Consiglio dei Ministri ha ridotto da 500 a 300 mila euro il reddito sopra al quale si pagherà il contributo di solidarietà". Lo ha detto ai giornalisti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al termine del Consiglio dei Ministri, durante il quale, quindi - a quanto si apprende, su proposta del premier Silvio Berlusconi - il tetto del contributo sarebbe stato abbassato da 500 a 300 mila euro.

L'aumento dell'Iva non sarà temporaneo -  Secondo quanto si apprende da fonti di governo, non e' stata fissata una scadenza (si era parlato di 3 mesi) per quanto riguarda la durata.

Invece, per le altre aliquote Iva (rispettivamente al 10 e al 4%), secondo quanto riferiscono fonti di governo, resta in piedi l'ipotesi di innalzarle entrambe di un punto percentuale.

In questo modo, passerebbero rispettivamente all'11% e al 5%. Il gettito previsto, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe stato quantificato in 6 miliardi.

Domani fiducia al Senato - Il governo presenterà stasera al senato il maxiemendamento alla manovra in discussione nell'Aula e domani porrà la fiducia sul nuovo testo.

Approvare subito la manovra per dare un segnale di rassicurazione ai mercati. E la manovra, con la nuova formulazione a seguito delle modifiche apportate oggi, avrà questo effetto. Così il premier, Silvio Berlusconi, viene riferito da fonti ministeriali, avrebbe spiegato al vertice di maggioranza a palazzo Grazioli prima, e al Cdm poi, la necessità di porre la fiducia per accelerare ulteriormente i tempi di approvazione della manovra. Per il premier, riferiscono ancora le stesse fonti, la strada non è sempre stata in discesa, il lavoro è stato lungo e a volte difficoltoso, ma il testo definitivo della manovra è il migliore possibile - avrebbe argomentato il Cavaliere - di più non si poteva fare, riferendosi alle nuove misure sull'Iva e sul contributo di solidarietà.

Abbiamo il dovere di rassicurare i mercati - avrebbe spiegato il premier - e la manovra avrà questo effetto. Per questo è necessaria la fiducia, per fare in fretta e dare un segnale ai mercati.