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Giovane arrestato dai carabinieri per contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni.

Ieri, i Carabinieri della Stazione CC di Sant’Andrea Frius, comandati dal Maresciallo Matteo Attanasio, hanno deferito in stato di libertà un cittadino italiano di origine magrebina Ee Hadri Anass,  do 30 anni, di Senorbì, poiché ritenuto responsabile, di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni.

Lo scorso 23 settembre 2011, durante un servizio coordinato disposto dal Comandante Provinciale di Cagliari, Colonnello Davide Angrisani, per cercare di contrastare i reati in generale ed implementare il controllo del territorio in tutta la provincia di Cagliari, i militari della Stazione di Sant’Andrea Frius avevano proceduto al controllo del 30enne, mentre stava transitando in via Pascoli di Sant’Andrea Frius, a bordo dell’autovettura intestata al padre.

Durante il normale controllo teso ad identificare l’uomo e a i suoi documenti di guida e quelli relativi al veicolo, i militari hanno proceduto anche ad un’ispezione del veicolo facendosi aprire il portabagagli.

Il giovane, di origine magrebine, dopo qualche tentennamento ha provveduto ad eseguire la richiesta  aprendo il cofano posteriore. I militari si sono ritrovati di fronte ad un carico di oltre 50 capi di abbigliamento e calzature di ottima finitura riportanti la riproduzione degli stemmi e delle firme di note marche del settore. Giubbotti, maglie e scarpe, infatti, riproducono perfettamente modelli di molte e richieste marche internazionali ed hanno, inoltre, rinvenuto circa 1.000 etichette riproducenti le stesse firme e già pronte per essere applicate a nuovi capi.

Tutto il materiale è stato immediatamente posto sotto sequestro e sono iniziate le verifiche ed i controlli per acclarare la falsità della merce recuperata.

Al termine, quindi, delle verifiche di rito e accertata la falsità di tutti i capi di abbigliamento e delle etichette poste sotto sequestro, i miliari del paese hanno proceduto,  nella giornata di ieri, al deferimento in stato di libertà per il 30enne.

Le indagini al momento proseguono al fine di conoscere quali siano i canali di approvvigionamento dei capi di abbigliamento contraffatti, dove siano collocati i magazzini di stoccaggio e gli eventuali laboratori di produzione.

Probabilmente la merce doveva rifornire il mercato dell’hinterland cagliaritano, mentre, dato il numero altissimo delle etichette contraffatte, le stesse quasi certamente sarebbero state destinate al mercato nero di tutta l’isola.