Ieri sera i carabinieri della Compagnia di Bono, in collaborazione con i colleghi di Chieti, hanno tratto in arresto Roberto Bulla, 22 anni, di Anela, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di tentato omicidio, emessa dal GIP del Tribunale di Nuoro.
Il giovane, che da qualche settimana si trova nel capoluogo teatino in quanto si era arruolato nell’esercito come volontario in ferma prefissata di un anno, è ritenuto responsabile della violenta aggressione ai danni del suo compaesano Francesco Bullitta, avvenuta ad Anela nella notte tra il 20 ed il 21 agosto scorso.
Verso le 01,30 di quella notte, al culmine di un’accesa discussione tra i due, l’arrestato aggredì alle spalle il la vittia, che si stava allontanando da via Roma, teatro del tragico fatto. La vittima cadde a terra e fu colpita ripetutamente dal suo antagonista con calci, pugni e con un corpo contundente liscio (forse una tavola), fatta sparire subito dopo.
Il Bullitta fu soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato all’ospedale di Nuoro. Inizialmente i medici gli assegnarono 30 giorni di prognosi per le lesioni riportate, ma nelle ore successive le sue condizioni si aggravarono rapidamente, tanto da indurre i medici al ricovero in rianimazione in prognosi riservata, con la diagnosi di frattura delle ossa nasali e fratture neurocraniche e facciali.
Le indagini dei carabinieri di Bono iniziarono dopo qualche giorno. Con un paziente e complesso lavoro attraverso interrogatori, acquisizione di informazioni e riscontri sui tabulati telefonici, gli investigatori hanno ricostruito quanto accadde quella notte. I testimoni, tutti identificati ed interrogati, hanno iniziato a fornire informazioni utili solo dopo qualche tempo, ma resta il forte dubbio che si tratti comunque di racconti parziali o poco veritieri, per cercare di sminuire le gravi responsabilità dell’indagato. Da valutare la posizione di queste 8 persone, che rischiano di essere indagate per favoreggiamento personale.
Il Bulla, in servizio presso il 123° Reggimento fanteria, è stato condotto al carcere di Chieti, dove attenderà l’interrogatorio di garanzia prima di essere trasferito in un carcere della Sardegna.





